23 FEBBRAIO 2014
… una data, una domenica come tante altre: chi rimane in famiglia, chi va allo stadio, chi presso amici, ecc… ecc… Gli alpini del gruppo si sono ritrovati presso la casa famiglia “ Don Giuliani ” per l’annuale incontro con gli ospiti con … qualche anno più di noi. Detto ciò sembra tutto, invece no perché al di là della nostra presenza avevamo con noi l’asso nella manica: gli amici del coro di Magenta, un coro alpino con la C maiuscola.
Ci conosciamo ormai da anni e quindi, per noi, è stato uno dei tanti modi per ritrovarsi, ma l’occasione diventa un qualcosa in più col rinnovare assieme a loro questo appuntamento con quanti hanno affrontato gioie e dolori molti anni prima di noi; altri tempi, altre difficoltà, diverse situazioni politiche ed economiche … volete dimenticare anche qualche guerra fra un decennio e l’altro? Insomma ce n’è per tutti i gusti. Ecco quindi il nostro dovere di essere con loro almeno una volta all’anno e con l’aiuto dei nostri fantastici amici farli felici per quanto può essere possibile almeno per qualche minuto. Le canzoni, le melodie popolari, patrimonio indiscusso di ogni nazione hanno un potere che supera ogni tecnicismo ed arrivano dove c’è l’intimità e l’ io più profondo. In questa interazione ognuno è solo con se stesso con le note musicali dal potere che non ha limiti. Forse pecco di presunzione quando credo che questo avvenga in ognuno di noi al di là dell’età. Le nostre melodie, le cante dei nostri paesi nessuno le può ignorare, nessuno può pensare di non poter essere coinvolto da quello che può essere definito, magari ironicamente, un banale o ingenuo sentimentalismo… Andiamo avanti. Ecco, io sono certo che i nostri amici hanno sicuramente creato nei nostri ospiti un attimo di felicità. E … per finire, dopo l’ufficialità e come l’alpinità comanda i nostri cantori li troviamo, gambe sotto il tavolo in casa nostra, nella nostra sede. Cosa sia successo poi fra una portata e l’altra lascio alla fantasia di ognuno: d’altra parte ci vuole poco … il vero concerto è cominciato allora quando il maestro non sapeva se in mano aveva una forchetta o il diapason … fantastici !! Come si fa a trascurare, dimenticare, ignorare simili incontri? Eppure non si tratta di cose straordinarie, anzi sono momenti conviviali sempre uguali, ripetitivi come le adunate… sempre le stesse ma fantasticamente diverse. Quindi, per concludere, credo che gli alpini del Gruppo debbano un’enorme GRAZIE agli amici di Magenta con un indiscusso …. ALLA PROSSIMA !!
Pio