Associazione Nazionale Alpini -
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Relazione Morale 2014 (Gennaio 2015)
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RELAZIONE MORALE 2014
Inizio questo mio intervento chiedendo un momento di silenzio in memoria del nostro Giovanni, che è andato avanti lo scorso luglio, accomuniamo contemporaneamente il ricordo dei familiari dei soci che sono mancati durante l’anno ed anche i militari e i componenti delle forze dell’ordine periti nell’adempiere al proprio dovere. Un altro anno si sta concludendo e guardando ai mesi trascorsi possiamo fare un bilancio di quello che è successo. Vediamo che nonostante il mondo che ci circonda faccia di tutto per renderci la vita difficile, noi,continuiamo passo dopo passo sulla strada tracciata dai nostri Veci, continuiamo a perseguire i nostri scopi. Ogni giorno si contano innumerevoli caduti per rapine, per liti familiari, per “ideali” religiosi e fanatismo razziale. E’ difficile capire perché è più facile distruggere che costruire. Se pensiamo al nostro ambito, noi alpini di fronte a ciò siamo uomini differenti. Riusciamo a costruire dove gli altri distruggono e siamo capaci di ricostruire non solo le cose materiali ma anche la voglia di amare e di speranza dando la sicurezza di un aiuto sempre pronto per tutti perché riusciamo a capire che aiutare gli altri rafforza anche noi. Questo nostro modo di vivere è di esempio, anche se talvolta qualcuno ci considera “non normali” perché non comprende che siamo Alpini e che con le nostre azioni possiamo fare qualcosa di bello.
I prossimi quattro anni saranno molto importanti per la nostra associazione visto che coincideranno con il centenario della Grande Guerra. Abbiamo già cominciato con due serate nello scorso mese con il professor Restelli e con il nostro Luciano. Anche le istituzioni ricorderanno questo anniversario e saremo coinvolti per commemorare tutti coloro che hanno sacrificato la propria vita per difendere la nostra Patria. Un altro argomento che sarà al centro dell’attenzione a breve è il futuro associativo. Il presidente Perona, prima del termine del suo mandato, ha svolto un grande lavoro, lavoro di ascolto e di verifiche in mezzo al corpo vivo dell’associazione, ora toccherà a Sebastiano Favero continuare l’opera insieme al Consiglio Nazionale, affinché si possa arrivare a proposte condividibili e fattibili. Sappiamo che questo è un argomento difficile, ma va affrontato perché è venuta meno la linfa vitale della leva e l’età media dei soci aumenta perché contro l’età anagrafica nulla si può. Nella prossima assemblea dei delegati a maggio arriveranno proposte concrete e vedremo quale linea tenere. A proposito di decisioni importanti la nostra sezione ne dovrà prendere una nel prossimo anno, parlo dell’Adunata Nazionale del 2019, centenario di costituzione dell’Associazione Nazionale Alpini avvenuta proprio a Milano il 9 luglio 1919. Attorno a questa data si fa un gran parlare della possibilità di realizzarla a Milano. Bisogna prima di tutto verificare la volontà di fare, in un secondo tempo si passerà alla ricerca delle risorse economiche necessarie. Non dobbiamo correre il rischio di avere i finanziamenti, ma non la volontà di fare. Sappiamo bene quale impegno immane andremo ad assumerci.IL GRUPPO La forza del gruppo è attualmente di 41 alpini e 11 amici. In questo anno abbiamo dato il benvenuto al nuovo socio Fabio Di Lenardo. Nel corso dell’anno si è cercato di partecipare a tutte le manifestazioni e cerimonie a carattere locale, sezionale e nazionale. A San Vittore Olona abbiamo gestito le cerimonie del 25 aprile, di Nassiriya e del 4 novembre con anche il tradizionale incontro con le scolaresche. Eravamo presenti attivamente alle processioni di chiusura del mese di maggio e a quella del Corpus Domini. Abbiamo offerto e gestito i rinfreschi nelle cerimonie di saluto a don Piero e don Gabriele e quello di benvenuto a don Davide. A questo proposito voglio rivolgere un caloroso abbraccio a chi purtroppo è stato trasferito ad altre parrocchie perché è stato un grandissimo piacere ed onore conoscerli e collaborare con loro. Un saluto lo rivolgo al nostro nuovo Parroco che è già venuto a trovarci e con cui abbiamo fatto amicizia. Anche in questo anno abbiamo allietato la castagnata in oratorio e la festa di carnevale con la nostra cioccolata e soprattutto lo scambio di auguri in piazza la notte di Natale. A proposito di oratorio vorrei rimarcare la collaborazione per la raccolta dei tappi in plastica che è un modo per educare i ragazzi e porta un piccolo contributo economico all’oratorio stesso. Abbiamo cercato di essere vicini agli ospiti della Casa Famiglia facendo loro visita durante le feste nazionali, ma anche in prossimità delle feste di Natale con il Complesso Bandistico e con il coro di Magentache ormai possiamo definire il coro ufficiale della Casa. Abbiamo rinnovato la memoria dei nostri Veci “andati avanti” durante la S. Messa della festa del gruppo, ma anche il 1 novembre con la visita alle loro tombe. Sempre in ambito locale eravamo presenti all’inaugurazione dell’ Università della terza età ed alla mostra di modellismo che si è svolta a Parabiago quest’anno dedicata agli alpini in collaborazione con il gruppo di Legnano. Uscendo dall’ambito comunale il nostro gagliardetto è stato presente alla tradizionale Messa in Duomo con il gonfalone del comune, al 50° del gruppo di Paderno Dugnano, all’inaugurazione della chiesetta della Madonna della Neve, della mostra alpina ed al 50° di Busto Garolfo, alla festa del gruppo di Rancio Valcuvia, al 40° pellegrinaggio al Sacrario di S. Matteo al rifugio Battaglione Ortles,al cambio del comandante della caserma NATO di Solbiate Olona, all’inaugurazione della targa sezionale al Sacrario di S. Ambrogio a Milano. A proposito del Sacrario vorrei sottolineare che da sette mesi il sabato gli alpini della sezione di Milano hanno riaperto questo luogo, anche noi abbiamo partecipato e se ci fosse qualche volontario è ben accetto perché riusciremmo ad accorciare i turni. Oltre all’assemblea sezionale, in cui due nostri soci (Isidoro e Giovanni) hanno ritirato il riconoscimento per i 50 anni di iscrizione, abbiamo partecipato al raduno di Ponte Selva, a quello del 2° raggruppamento a Monza, all’Adunata Nazionale a Pordenone, che ha visto anche quest’anno la partecipazione del vicesindaco Zerboni, al pellegrinaggio in Ortigara ed in Adamello (questi ultimi due in modo un po’ diverso dalla tradizione per scelta o per problemi climatici). Non voglio dimenticare la presenza alle feste sezionali di primavera e d’autunno ed il banco alimentare della scorsa settimana. I MEZZI DI INFORMAZIONE Puntuale come sempre il nostro notiziario è giunto ogni mese nelle case dei soci per aggiornarli sulle attività programmate. Vorrei ringraziare chi si presta per la stampa del giornalino. Anche il sito è sempre molto seguito grazie al costante aggiornamento che viene fatto. LA SEDE La principale attività che tradizionalmente portava parecchi nostri concittadini in sede era il Falò di S. Antonio, ma quest’anno per problemi tecnici si è svolto in altro luogo in collaborazione con altre associazioni. La 18° edizione tornerà qui in modo di permetterci di essere autonomi e di lavorare “all’alpina” che è sempre la migliore. Come di consueto si sono svolti ogni mese i nostri disnarelli che ci permettono di mantenere le nostre attività e questa struttura. Molto gradite sono state le serate culturali sia come già citate quelle legate al centenario della Prima Guerra mondiale, ma anche quelle musicali con il gruppo Master Duo e con il quintetto di ottoni del Complesso Bandistico. La nota negativa è stato il restringimento del prato della sede; in sostanza il Comune ha deciso di aggregare l’ultimo tratto del verde assegnatoci venti anni fa all’atto della stipula della convenzione, al terreno dei campi da calcetto per costruirne uno da beach volley. Quello che non abbiamo assolutamente digerito è stato il modo: hanno fatto una delibera senza neanche interpellarci. Si poteva tranquillamente parlarne e penso che avremmo capito le loro esigenze. Concludo ringraziando tutti coloro che nel corso dell’anno si sono adoperati nelle varie attività, nella gestione della sede, nel partecipare alle manifestazioni. Chiedo a tutti di prendersi qualche impegno: nel prossimo giornalino troverete il calendario delle nostre attività per tutto l’anno, ognuno si ponga come obiettivo di partecipare a due o tre di queste senza aspettare la chiamata. In prossimità delle feste natalizie di prego di portare i miei più affettuosi auguri alle vostre famiglie che in alcuni casi sopportano le assenze per l’impegno nel gruppo. Grazie a tutti.