IL CAPPELLO DEL VECIO
Lo scorso mese è venuto a mancare mio zio Rino, alpino di San Vittore Olona che da 40 anni si era trasferito in Val di Susa dove aveva messo su famiglia e vissuto sino all’ultimo giorno. Il giorno del funerale, appena arrivato a casa sua, suo figlio, mio cugino anch’egli alpino mi ha preso da parte e mi ha mostrato il cappello alpino di suo padre,quello che poi lo avrebbe accompagnato nel suo ultimo viaggio e mi ha detto che lo zio gli aveva chiesto di consegnarlo a me, a suo dire il vero alpino di famiglia, affinché lo conservassi e gli facessi “vivere” ancora qualche Adunata futura. Inutile dire che la cosa mi ha commosso in maniera profonda ed accettandolo ho dato la mia parola che avrebbe avuto il rispetto che gli spettava e da quel giorno fa bella mostra in sala vicino a quello del mio bocia.
Qualche giorno dopo ho raccontato quanto accaduto agli amici del Gruppo in occasione della visita al nostro Socio Giovanni Manganini ed improvvisamente mi è venuto alla mente un’altro episodio che risale a qualche mese fa e che mi ha lasciato l’amaro in bocca. E’ successo che visitando il mercatino dell’usato del paese ho visto appeso un cappello alpino con nappina verde e stemma di reduce della Campagna di Russia e alla mia richiesta di spiegazioni, il titolare mi ha detto che lo aveva portato un giovane dicendo che era di suo nonno e che lui non sapeva cosa farsene. Naturalmente visto il mio interessamento per “l’articolo” il prezzo è immediatamente lievitato!! Mi ha fatto veramente male vedere la fine di qualcosa, “oggetto” per tanti ma prezioso per alcuni. certamente per il proprietario che lo avrà tenuto come reliquia tutta la vita per poi finire nelle mani di chi ha sperato e magari avuto ben altre eredità senza riuscire a trovare un posto per quel cappello. Un consiglio a tutti noi alpini, se anche solo esistesse un piccolo dubbio sulla fine destinata al nostro copricapo, lasciamo detto di consegnarlo, dopo il suo ultimo servizio, al Gruppo Alpini più vicino, certi che riceverà sempre uno sguardo benevolo ed un ricordo per chi lo ha indossato con orgoglio.
Franco