IL RITORNO DEL FALO’
Negli ultimi due anni un appuntamento tra i più attesi dalla nostra comunità, il tradizionale falò di S. Antonio, aveva avuto vita grama ed era stato oggetto di molte tribolazioni dall’edizione del 2017 che a causa del vento ci aveva causato molte preoccupazioni, a quello dello scorso anno annullato proprio a pochi minuti dall’accensione della pira in quanto (anche quella volta) le violente folate ci avevano convinti dell’inutilità di rischiare guai seri e situazioni di pericolo. Quest’anno invece ci siamo ripromessi di tornare a ripetere questa iniziativa che da sempre coinvolge buona parte della cittadinanza che approfitta dell’occasione per ritrovarsi fuori casa, gustare un buon bicchiere di vin broulè o, per i più piccini, una calda tazza di cioccolata.
Erano stati quindi approntati diversi bancali e ramaglie frutto della pulizia del nostro boschetto interno e avevamo deciso di tenere la catasta molto più bassa rispetto al solito per poter intervenire più agevolmente in caso di maltempo e limitare possibili rischi di lapilli volanti. Nel pomeriggio la squadra di volontari si è ritrovata in sede e si è proceduto alla composizione della pira che alla fine si è dimostrata comunque gradevole da vedere, dopodiché abbiamo atteso le sera col fiato sospeso e la speranza che almeno quest’anno il sig. vento optasse per un’altra destinazione, e così fu, infatti dopo giornate caratterizzate dalla sua presenza, quella di sabato 12 gennaio è stata di Calma piatta. Già una mezz’ora prima dell’accensione le prime comitive facevano il loro ingresso sul prato antistante la sede dove la catasta era delimitata da transenne di sicurezza all’interno delle quali si erano posizionati gli amici dell’Unità Cinofila di Nerviano da quest’anno entrati a far parte del nostro sodalizio. Gli assessori Antonella Lattuada e Paolo Salmoiraghi hanno portato i saluti e gli auguri dell’Amministrazione Comunale, mentre gli amici del Complesso Bandistico Sanvittorese iniziavano senza indugio ad intrattenere la gente con i pezzi del loro repertorio che riscuotono sempre un grande successo. E finalmente fu accesa la pira e le fiamme iniziarono a lambire la catasta che immediatamente grazie al legno secco ed asciutto “partiva” alla grande tra l’entusiasmo dei presenti che per tutta la serata si sono goduti un gran bel falò che veniva continuamente alimentato man mano che le dimensioni diminuivano e che alla fine è durato quanto e più delle altre volte, naturalmente continuando a gustare le bevande offerte e a contribuire alla raccolta di una discreta sommetta destinata alla manutenzione del Centro Giovanile. Beh, possiamo dire che come ritorno è stato un successo ed è di buon auspicio per le future edizioni.
F.M.
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