NOTIZIE DALLA S.I.A.
Lunedì 21 settembre un gruppetto della SIA ha raggiunto il Rifugio Porta al Pian dei Resinelli per recuperare una attrezzatura utilizzata in occasione del ricollocamento del bassorilievo del CAI che sarebbe stato inaugurato qualche giorno dopo e terminata l’operazione di recupero ed essendo già in Grigna a quota 1.200 mt., seppur con un meteo abbastanza sfavorevole, abbiamo deciso di sfruttare la giornata per assolvere a un compito che ci stava particolarmente a cuore: salire alla targa Mazzucchi per rendere omaggio a chi, seppur inconsciamente, è stato motivo di creazione della Squadra. Breve riassunto per ricordare i fatti: il 23 aprile del 1982 Giorgio Mazzucchi alpino di Milano, allora ventiseienne, nel corso di una scalata in Grigna, perdeva la vita precipitando in un canalone ed il corpo veniva recuperato solo dopo alcuni mesi a causa della neve. Il padre Franco, indimenticato Vicepresidente sezionale, fu l’ideatore e fondatore della SIA (Squadra di Intervento Alpino) finalizzata nella ricerca e recupero dei dispersi in montagna alla quale hanno aderito nel corso di questi 35 anni anche molti soci del nostro Gruppo, e due anni dopo la scomparsa di Giorgio ha voluto realizzare un sentiero (il numero 8A che risale dal Caminetto Pagani sulla Direttissima) nonché posizionare sul luogo dell’incidente una targa commemorativa presso la quale da sempre qualcuno di noi si reca a deporre un mazzo di stelle alpine (naturalmente coltivate).
E così, malgrado il brutto tempo, abbiamo assolto a questo compito con l’unica variante di evitare a causa maltempo la Direttissima e optando per il sentiero delle Foppe tramite il quale abbiamo raggiunto, sotto l’occhio vigile di un camoscio appostato su una guglia, il Rifugio Rosalba, dopo il quale siamo saliti alla Forcella Garibaldi per proseguire poi sino al canalino dove è posizionata la targa e dove, dopo avere sostituito le stelle alpine, abbiamo recitato la Preghiera dell’Alpino in onore di una giovane vita spezzata. Tornati al Rosalba ci siamo dedicati al rancio al sacco in un clima che ci ha fatto rimpiangere il tepore del rifugio Porta prima di intraprendere la strada del rientro tenendo negli occhi la maestosità delle guglie e pinnacoli della maestosa Grigna.
F.M.