USCITA S.I.A.
Il programma della Squadra prevedeva per domenica 12 febbraio l’uscita in ambiente innevato in Val Locana con destinazione il Rifugio Jervis, ma purtroppo vista la scarsità della materia prima (la neve) in quella zona e il fatto che avremmo dovuto attraversare la zona di Ivrea dove si sarebbe festeggiato il carnevale con gli inevitabili problemi di traffico, si è deciso di “accontentarsi” di una meta più vicina seppur non così leggera quale la salita ai Piani di Artavaggio con partenza da Moggio in Valsassina.Così di buon mattino una dozzina di vecchi e nuovi soci della SIA si sono dati appuntamento al parcheggio all’uscita dell’abitato di Moggio e senza indugio, anche per contrastare il freddo pungente, hanno imboccato il sentiero n. 724 denominato “del Vallone” che risalendo la destra orografica dell’omonimo torrente dopo circa due ore e 800 mt. di dislivello arriva nella conca dei Piani di Artavaggio sempre rimanendo sotto il tracciato della funivia. Arrivati in quota una giornata limpidissima all’insegna del sole più “sfacciato” certamente non riconducibile al periodo invernale ci ha convinti a raggiungere al più presto il “nostro” posto alle spalle dello storico Albergo Sciatori purtroppo da tempo chiuso e abbandonato dove abbiamo consumato il rancio al sacco e facendo letteralmente sparire in un attimo il monumentale salame come sempre portato in quota dall’amico Ciccio di Melzo. Terminato il momento conviviale abbiamo dato inizio all’esercitazione di ricerca sotto valanga accontentandoci della neve presente che ci ha comunque consentito di spiegare l’utilizzo dell’ apparato ARVA ricercando quello nascosto sotto lo strato nevoso e di esercitarci nella ricerca con la sonda al fine di imparare a “sentire” la differenza di profondità causata dagli eventuali reperti sepolti. Dopo alcune prove, abbiamo richiuso gli zaini e ripreso il sentiero del ritorno, questa volta calzando i preziosi ramponcini per evitare pericolose scivolate sul terreno che era diventato alquanto insidioso a causa della neve e del ghiaccio sottostante e fatto ritorno alle auto con l’appuntamento alla prossima occasione.
Franco