Associazione Nazionale Alpini -
Gruppo di San Vittore Olona- Via Alfieri - 20028 San Vittore Olona (MI)
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Venerdì 4 dicembre nei locali della sede di via Alfieri si è svolta l’ Assemblea Ordinaria del Gruppo Alpini di San Vittore Olona. Erano presenti 24 Alpini, 6 Amici e 1 futuro nuovo socio che sarà iscritto dal mese di gennaio. Dopo la verifica dei poteri si è fatto l’omaggio alla Bandiera e quindi la nomina del Presidente dell’ Assemblea che è stato Gigi Rodeghiero, consigliere sezionale addetto al nostro gruppo. Il Capogruppo ha letto la relazione morale, riportata in altra parte del giornale, ed il segretario quella finanziaria. Si è stabilito che la quota associativa rimanesse invariata dato che non vi sono state modifiche a livello sezionale e nazionale.
Mentre il buon Goffredo Mameli si contorce nella tomba la memoria va al senatore Ciampi, a quanto si era adoperato per ridare dignità alla nostra Italia degradata a “paese”, Questo nostro bel paese supportato con sufficienza anche da molti dei nostri onorevoli: Quindi non più amore di patria concetto vecchio, obsoleto, ormai eroso dal tarlo degli anni ma esaltazione e celebrazione con un più giovane e moderno amor di paese!! Assieme al senso di Patria il Sen. Ciampi si attivò affinché il nostro inno nazionale avesse a buon diritto un posto d’onore e non rimanesse soltanto una musichetta d’identità nazionale nelle manifestazioni sportive. Il risultato è sotto gli occhi di tutti :il tricolore è riapparso negli edificio pubblici, scuole, comuni, complessi sportivi, ecc. e, ugualmente, l’inno nazionale ha ripreso dignità. Perfino qualche politico ne sillaba le parole: fa niente se, forse, ignora di cantare la prima o la seconda strofa; il popolo comune ci mette il carico accentuando il rataplan rataplan del ritornello e gli sportivi si onorano di cantarlo a squarciagola.
La cerimonia ufficiale della commemorazione del 4 novembre organizzata dall’Amministrazione Comunale si è svolta domenica 8, sotto la guida del nostro cerimoniere, Angelo, seguendo l’oramai collaudato programma che ha visto il ritrovo presso il Palazzo Comunale da dove ci siamo diretti alla Chiesa Parrocchiale per la celebrazione della S. Messa. Erano presenti, oltre al Gonfalone Comunale e al nostro Gagliardetto, i rappresentanti delle altre associazioni sanvittoresi che hanno voluto portare la loro testimonianza in questa ricorrenza e tra loro, quello che mi ha come sempre fatto più piacere era l’alfiere delle Scuole Elementari segno di una continuità che da sempre è per noi impegno primario.
Giovedì 5 novembre la nostra Sede ha ospitato il Prof. Giancarlo Restelli, docente di storia presso l’ITIS Bernocchi di Legnano, che ci ha intrattenuto con una serata dal titolo “VITA E MORTE NELLE TRINCEE DELLA GRANDE GUERRA”. L’incontro è stato accompagnato da filmati dell’epoca che illustravano le condizioni in cui i soldati erano costretti a vivere, e molto spesso morire, vittime di strategie contorte che li relegavano a semplici pedine in uno scenario di guerra che alla fine costò, solo all’Italia, oltre 650.000 morti ed un numero impressionante di feriti molti dei quali con invalidità permanenti.
Nella serata di giovedì 15 ottobre le rappresentanze di Associazioni d’Arma e Civili si sono date appuntamento alla Chiesa della Boretta di Cerro Maggiore per la tradizionale S. Messa in ricordo di tutti i Caduti in Servizio e nel corso di missioni umanitarie. Eravamo come sempre presenti in tanti, tutti desiderosi di portare la nostra testimonianza di solidarietà a chi ha donato il bene più prezioso lavorando per gli altri, ed il colpo d’occhio all’esterno della chiesetta era notevole: Associarma, Paracadutisti, Fanti, Carabinieri, Crocerossine, Protezione Civile, Granatieri, Avis, Aido, naturalmente Alpini e molti altri Labari associativi, oltre al Comandante Lisciandro dei Carabinieri e al Colonnello della Caserma S. Barbara di Milano.
Il guidoncino del Gruppo sulla vetta del Breithorn centrale nel gruppo del Monte Rosa
La stagione autunnale è ormai alle porte ed è giunto il momento di fare un bilancio dell’estate. Anche quest’anno la montagna ci ha offerto l’occasione per condividere tanti bei momenti. Come Sisifo che, destinato per l’eternità dagli dei a spingere un masso enorme verso la cima della montagna, non smetteva mai di risalire verso la vetta, così l’Alpino è costantemente impegnato a salire verso alte cime che, una volta raggiunte, diventano nuove partenze, nuovi inizi.
Domenica14 Giugno il gruppo Alpini di San Vittore Olona ( per la verità non tanti alpini e una valanga di amici ) si è ritrovato, in un clima simpatico e cordiale, per l’annuale festa della cappelletta. Come sempre succede ci siamo trovati benissimo. Eravamo in tanti, oltre 120 a tavola, ma a casa dei Colombo - Ciapparelli fossimo stati anche il triplo saremmo stati altrettanto bene. Il tempo era splendido e al pomeriggio altri graditi ospiti sono venuti a trovarci apprezzando la unicità dei nostri incontri.
Ogni associazione riserva un giorno dell’anno per festeggiarsi: fra tante rogne e fastidi è lecito, anzi doveroso, un attimo di convivialità; questo è quanto ha fatto il nostro gruppo il giorno 22 marzo u.s. Nella logica delle cose era scontato che il numero dei soci fosse al top. Purtroppo non è stato così anche se alcuni hanno partecipato all’ufficialità della mattina. Un altro scopo della giornata è valorizzare il nostro stare insieme. Così alcuni, già dalla vigilia, si sono ritrovati in funzione di massaie, occupati nel logistico , attivi con scopa e ramazza mentre altri si sono posti a supporto e agli ordini dello staff culinario, rappresentato anche quest’anno dagli amici di Canegrate.
CON GLI ALPINI SI E' PARLATO DELLE FOIBE (Marzo 2009)
San Vittore - Con gli alpini si è parlato delle foibe
Alla sede degli Alpini di San Vittore Olona, venerdì sera 6 febbraio, si è tenuta una conferenza per ricordare il dramma vissuto da molti italiani nelle zone carsiche negli anni quaranta. Il relatore, professor Giancarlo Restelli, docente dell’Itis Bernocchi di Legnano, ha intrattenuto i presenti su un argomento pressoché sconosciuto sino a pochi anni fa, quello dell’infoibamento di migliaia di italiani effettuato dai partigiani comunisti di Tito nella zona al confine con l’ex Jugoslavia.
La manifestazione, iniziata alle ore 21.00, ha visto affluire a piccoli gruppi via via aumentando sempre di più, i concittadini di San Vittore Olona che, attratti dai volantini distribuiti nei vari punti della cittadina, dalla colonna di fumo elevatasi dal grandioso fuoco, dal buon profumo dell’ottimo vin broulè preparato da espertissimi Alpini, dalla gustosa cioccolata calda presa d’assalto da donne e bambini ma, soprattutto dalla stima e familiare simpatia, sicurezza, garanzia, altruismo, generosità e infinita disponibilità verso il prossimo e soprattutto verso coloro che hanno bisogno che gli Alpini sprigionano.
Sono appena tornato dalla cerimonia di commemorazione del 4 novembre: in realtà oggi è domenica 9 u.s. e la manifestazione si è svolta nel vicino comune di Cerro Maggiore.
La presenza degli alpini è stata sottolineata in un passaggio del discorso celebrativo tenuto dal Sindaco: sostenere che ciò non ci faccia piacere sarebbe un’ipocrisia bella e buona… ogni tanto qualche “botta” d’incenso non guasta…
In occasione del 5° anniversario della strage di Nassiriya, in cui morirono 19 nostri connazionali, mercoledì 12 novembre si è tenuta una breve cerimonia commemorativa presso il Parco Caduti di Nassiriya.
Nonostante il tempo inclemente e l’orario abbiamo voluto mantenere vivo il ricordo di una pagina dolorosa della nostra storia recente. Il cerimoniale è stato molto semplice con la deposizione di una corona d’alloro alla targa loro dedicata, la lettura dei loro nomi ed una preghiera in suffragio.
Io credo che talvolta certe emozioni debbano essere condivise ed il giornalino di gruppo fa proprio al nostro caso. In poche parole si tratta di una cosa piccola, piccola, quasi insignificante, ma per me molto bella; in più offre uno spunto per riflettere. Il mese di ottobre propone al nostro gruppo diversi impegni a cominciare dal giorno 5 u.s. anniversario della nostra sede e, nello stesso giorno, la festa del vicino Santuario. Segue a Mortara la cerimonia alla lapide del Ten. Teresio Olivelli e al monumento ai Caduti, in serata cori alpini, poi, a Vigevano il raduno del 2° Raggruppamento, successivamente castagnata a Milano terminando in gloria con la festa delle associazioni: insomma tanta carne al fuoco.
Anche quest’anno, e precisamente dal 30 agosto al 7 settembre, saremo presenti con un nostro stand alla tradizionale Mostra Mercato di Canegrate che di anno in anno vede aumentare il numero di presenze di visitatori. E’ questa per noi un’occasione per rendere partecipe la popolazione su quelle che sono le nostre iniziative in campo sociale ed associativo, dalla riscoperta delle tradizioni, alla Protezione Civile.
Siamo presenti alla Mostra Mercato di Canegrate al PAD. B STAND N° 140
Finalmente sono riuscito o quasi ad andare sull’Ortigara; dico quasi perché per il tempo particolarmente inclemente abbiamo preferito fermarci alla chiesetta del Lozze. Per me che era la prima volta che vedevo la cerimonia per ricordare i caduti dell’Ortigara è stata molto emozionante, si può dire che è stato un “battesimo”: pioggia tanta, tanta, tanta e grandine ma per fortuna ero abbastanza ben protetto da una buona mantella.
Domenica 1 Giugno abbiamo trascorso assieme a tanti alpini e amici quel simpatico appuntamento che, per noi gruppo alpini di San Vittore Olona, si chiama la festa della Cappelletta.
Il tempo è stato clemente con noi e le premesse non erano incoraggianti.
L’accoglienza della famiglia Colombo-Ciapparelli è quella di sempre; gli aggettivi sono già stati tutti utilizzati ma rimane sempre unica. La loro cordialità, simpatia, buon gusto, calore, amicizia ti fa sentire come a casa tua e per questo non finiremo mai di ringraziarli.
Era veramente una sala piena quella che, sabato 17 maggio, ha accolto l’esibizione del Gruppo Sherkin che ha proposto una serata all’insegna della musica e delle tradizioni irlandesi.
Venerdì 18 Aprile alle ore 20,50 presso la Sede verrà proiettato un filmato di Marco Paolini, tratto dal libro “Il sergente nella neve” di Mario Rigoni Stern.
Nel monologo si parla della ritirata di Russia e di Nikolajewka vista dagli alpini che sono sopravvissuti. Tutti, non solo i Soci, sono invitati a partecipare.
Per chi c’era è stato gratificante e per gli assenti…peccato…un’occasione mancata, un’occasione molto semplice ma sempre preziosa quanto può rivelarsi un’incontro fra amici che vogliono, per un momento, staccare la spina e buttare alle spalle le quotidiane preoccupazioni.
Detta così sembrerebbe un riferimento ad una festa, una gita, mentre non bisogna dimenticare, anzi, che il vero e principale motivo del nostro esserci ritrovati in quella data è la volontà di non dimenticare.
L’annuale Assemblea Generale della sezione di Milano si è svolta domenica 9 marzo presso l’aula magna gentilmente messaci a disposizione dall’Istituto dei Tumori di Milano.
Alla presenza dei Soci che hanno così inteso adempiere al proprio diritto-dovere di partecipazione a quello che è e dovrebbe essere considerato da tutti la massima espressione associativa, si è dato inizio ai lavori.
Una madre va a piangere calde lacrime dal Parroco: suo figlio sta passando la visita militare.
Il Parroco la consola dicendo:” Non si preoccupi troppo signora, tutto non è ancora perduto; non sa neppure cosa faranno di suo figlio. Se lo mandano ai servizi ausiliari è come se lo riformassero; se lo mettono nel servizio attivo, delle due, una: o c’è la guerra o non c’è la guerra. Se non c’è la guerra va tutto molto bene; se c’è la guerra delle due, una: o va al fronte o resta in qualche caserma.
Eh si, il coro alpino che si è esibito domenica 10 febbraio in onore degli ospiti della Casa di Riposo di San Vittore Olona non aveva niente da spartire con gli ultimi coristi (?) responsabili del malore di molti spettatori (ebbene si eravamo noi, il tipico coro fai da te!).
Scherzi a parte gli amici del Coro A.N.A. di Magenta ci hanno fatto fare una gran bella figura sia con gli anziani ricoverati, con i loro parenti nonché le persone che, passando per strada entravano a godersi lo spettacolo.
Queste mie note sul falo’ di S. Antonio sono per descrivere le mie emozioni ad integrazione di quanto già ben descritto nel numero precedente.
Ho potuto assistere all’evento grazie al rinvio per pioggia a sabato 19 gennaio. Ero contento e così sono arrivato per tempo sul posto ahimè senza il mio cappello. Questa dimenticanza ha causato i giusti rimproveri di tutti gli alpini presenti; ma ormai ero lì e così, abbastanza inosservato per l’assenza del cappello, mi sono divertito a vedere e sentire i commenti della gente.
E finalmente sabato 19 gennaio il tradizionale falò di S. Antonio ha festeggiato la sua 11° edizione.
A dire il vero questa edizione sarà ricordata soprattutto, almeno per gli addetti ai lavori, come quella degli imprevisti iniziati con il diluvio riversatosi sulla nostra zona sabato 12, giorno previsto per la manifestazione, che ci ha costretti a posticiparla alla settimana successiva. La sera del falò il microfono (o chi lo usava) ha fatto le bizze per terminare con l’inspiegabile fatto che faceva ardere la catasta incendiata ai lati e nella parte posteriore, mentre il pubblico assiepato davanti invocava invano il fuoco che fino all’ultimo si è negato.
Anche quest’anno la simpatica riunione conviviale dove gli alpini del gruppo di San Vittore Olona si scambiano gli auguri per le feste natalizie si è tenuta domenica 9 dicembre presso la nostra sede. Un bel gruppetto di alpini, familiari ed amici si è ritrovato in un clima cordiale e festoso. Per la verità non eravamo al gran completo; qualche assenza ( giovani e donne soprattutto) rispetto agli anni precedenti l’ho notata. Mi auguro che sia solo per contrattempi dell’ultimo minuto e/o malanni passeggeri di stagione e non per disaffezione.
Eravamo veramente in tanti martedì20 novembre a dare l’estremo saluto a Talisio Tirinnanzi, segno del bene da lui compiuto a 360 gradi, per chiunque ne avesse bisogno. Era infatti il tipico mecenate che ridistribuisce le sue risorse alla comunità, con spirito altruistico e uno sguardo al futuro che lo portava ad impegnarsi direttamente affinché ogni cosa si risolvesse in maniera positiva e senza spreco di tempo. Alpino classe 1919, così era scritto sugli annunci funerari, si perchè Talisio era anche (e soprattutto) un Alpino con la A maiuscola e per il suo Gruppo di Legnano e la sua Sezione è sempre stato presente e disponibile.
Durante un telegiornale del 24 u.s. ho avuto l’opportunità di ascoltare quanto detto da don Inzoli presidente della fondazione “Banco Alimentare”: pochi attimi, poche parole ma sufficienti ad illustrare la realtà di questo miracolo di generosità e per chi non lo conosce e per chi finge di ignorare che accanto all’egoismo imperante e alla più sfacciata superficialità esiste un mondo prodigioso pieno, zeppo, di una discreta e costante grandezza d’animo.
Caro alpino e caro amico del Gruppo, si mi rivolgo proprio a te, a te che venerdì 7 dicembre non hai ritenuto opportuno essere presente all’Assemblea Generale che chiude di fatto un anno sociale e ne apre uno nuovo.
Lo scorso 7 dicembre si è svolta nei locali della Sede di via Alfieri l’Assemblea ordinaria del Gruppo di San Vittore Olona. Erano presenti 20 alpini e tre amici/aggregati. In rappresentanza della Sezione erano presenti: il Presidente Giorgio Urbinati, il Vicepresidente Vicario Giuseppe Donelli, i Consiglieri Andrea Sacco e Gigi Rodeghiero, che ha svolto il ruolo di presidente dell’Assemblea, ed il Coordinatore Sezionale della Protezione Civile Espero Carraro.
Il dover scrivere quattro righe inerentiad una ricorrenza annuale ciinduce inconsciamente a riproporre gli stessi articoli degli anni precedenti. Infatti queste commemorazioni più o meno ufficiali seguono pari pari la stessa scaletta dove l’Alzabandiera, l’onore ai Caduti, i discorsi di rito ecc. ecc. sono d’obbligo e se poi si è fortunati si può ammirare il sorvolo delle Frecce Tricolori.
Torniamo a noi: quindi al nostro piccolo mondo, al nostro gruppo alpino, alla nostra realtà. Anche quest’anno stesso copione con autorità civili e militari, associazioni combattentistiche e non, alpini ma specialmente i bambini con il loro corpo insegnante. Piccolo inciso:domenica durante la cerimonia religiosa e civile presso il monumento dei caduti c’era un “baby alpino” con tanto di cappello, non uno qualsiasi, da fiera, ma originale.