Associazione Nazionale Alpini -
Gruppo di San Vittore Olona- Via Alfieri - 20028 San Vittore Olona (MI)
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…luogoe data indicativi di un avvenimento che bisogna evidenziare. Niente di eccezionale ma ugualmente importante per quanti si adoperano affinché non passi definitivamente neldimenticatoio quel momento storico della nostra Patria che si chiamaPrima Guerra Mondiale 1915-1918. E’ una scommessaipotizzare quanti dei nostri giovani e NON sappiano o ricordino di che cosa si sta parlando …. lasciamo perdere; tante volte ci sentiamo verniciati di matusa, non più al passo con i tempi e con l’accusa diperdere il nostro tempo prezioso dietro a date, guerre, personaggi, tutte “cianfrusaglie” del tempo che fu e ci dimentichiamo di quanto ai giorni d’oggi sia ritenuto veramente importante,dall’esaltazione e utilizzo esasperato dell’apparire in una corsa senza fine, all’ essere sempre vincitorie agguantarevantaggi commerciali o politici senza esclusione di colpi: in tutto questo bailame di urgenze esistenziali ci si dimentica del come siamo arrivati a POTERagire, pensare e comportarci in piena LIBERTA’. Detto ciò, dopo tutta questa anteprima, ecco perché ci siamo trovati sabato 15 c.m. in quel di Nerviano.
due date, due giorni che hanno qualcosa in comune per quanto mi riguarda, forse per la coincidenza di quest’anno. Appare da subito come il giorno 25 ricorra la celebrazione della Liberazionedell’Italia, l’inizio di quella strada che porterà alla nascita della nostra Patria, della repubblica italiana, con la fine di periodistorici che hanno scombussolato intere generazioni ecc … ecc …Il giorno seguente poi, 26per l’appunto, ho avuto l’opportunità di partecipare ancora una volta ad una “salita scolastica” sulla Linea Cadorna in quel di Viggiù. Scolastica perché com’ è avvenuto l’anno scorso Franco Maggioni ed io abbiamo accompagnato una scolaresca sulle fortificazioni costruite già nel periodo 15/18 con lo scopo di bloccare l’eventuale invasionedelle truppe tedesche provenienti dalla Svizzera. Non avvenne niente di tutto questo, non si sparò un colpo ma l’immane lavoro compiuto dalle “maestranze” del posto è rimasto a testimonianza storica. Eccoil legame fra le due date che giustifica il titolo di queste righe. Riandando al 25 u.s. mi sembra opportuno evidenziarne la positività: questo giorno, ormai un simbolo, da sempre esaltato,bistrattato, malinteso, politicamente strumentalizzato negativamente e/o positivamente è costante motivo di un diluvio di pagine.
Domenica 18 marzo 2018 è stata la festa del nostro gruppo. Una bella festa a dimostrazione di un nuovo slancio dopo le “pause emotive” degli ultimi mesi. Il tempo non è stato esaltante ma ci è stato risparmiato il diluvio che sembrava prepararsi. Già alle 9,30 per l’alzabandiera i segnali positivi erano avvertibili. Le note del corpo bandistico diretto dal nuovo maestro che eseguivano l’inno di Mameli provocavano la prima emozione. Presenti alla cerimonia un buon numero di alpini ( 24 del nostro gruppo oltre ad alcuni alpini dei gruppi di Arconate e Legnano con i loro gagliardetti ) circondati da autorità e rappresentanti delle istituzioni ma mi sembra di poter dire soprattutto amici degli alpini; mi riferisco al vicesindaco, ai due assessori, ai due consiglieri comunali, al comandante dei carabinieri, della polizia locale, ai rappresentanti l’associazione del fante con il loro vessillo, al bravissimo trombettiere e al suo accompagnatore entrambi bersaglieri di Lonate Pozzolo e a chiusura un buon numero di persone tutte sicuramente vicine al nostro gruppo.
A metà mese di marzo, su invito della Direzione Didattica delle Scuole Dante Alighieri di Legnano, i due eterni ripetenti Franco e Pio hanno avuto una serie di incontri con gli studenti delle terze classi medie con lo scopo di illustrare la vita vissuta dai nostri nonni nell’inferno delle trincee nel corso del primo conflitto mondiale. Questi incontri sono il preludio all’uscita didattica in programma per il prossimo mese di aprile quando, insieme ai ragazzi, andremo a visitare fisicamente le postazioni della Linea Cadorna nel territorio di Viggiù e sono serviti quindi ad illustrare i manufatti che vedremo insieme, uniti anche a una visione in chiave storico – sociale dell’epopea che ha visto una generazione di giovani, a volte mai usciti dal contesto del proprio paese, confrontarsi e vivere per lunghi mesi a contatto di altri giovani come loro provenienti daregioni diverse e, a volte, mai nemmeno sentite nominare. Appena arrivati il primo giorno “di scuola” siamo stati accolti dal Dirigente scolastico, il dott. Giorgio Ciccarelli che con la sua simpatia ci ha immediatamente fatto sentire a nostro agio prima di affidarci alle cure della Prof.ssa Daniela Etiopia che in tutti questi mesi aveva pazientemente coordinato i nostri incontri con le varie classi e la futura trasferta.
… ma veramentequattro per raccontare agli assenti di domenica 18 u.s. che si sono persi qualcosa di veramente bello: il pomeriggio trascorso con i componenti il coro“Voci del Rosa” di Busto Arsizio. Prima per rinnovare l’appuntamento ormai collaudato da diversi anni con gli ospiti della Casa Famiglia “Don Giuliani”del nostro paese, secondo, a seguire, per l’incontroconviviale presso la nostra sede. In verità l’affluenza dei soci presso l’istituto Mantovani è stata superiore alle altre voltema … si può sempre migliorare …Quest’anno, quale segno dei tempi che passano, il veterano coroalpino di Magenta che ci accompagnò tanti anni in questo incontro, passò la “stecca”, purtroppo per cessata attività, a quello di Busto Arsizio. Sono certo che un qualcosina faceva capolino dentro, nel profondo degli ex coristi magentini presenti all’esecuzione: è stata graditissima la loro presenza quasi a condividere ancora una volta i bei momenti trascorsi con gli ospiti della casa econ noi, amici da sempre, del San Vittore Olona. Dell’esecuzione del coro che dire?è fuori discussione che li aspettiamo per il prossimo appuntamento quale dimostrazione della sintonia ( …. eh già si parla di musica, di canto e la parola ci sta ) che si è immediatamente creata per l’ammirata interpretazione delle cante proposte assieme al momento chiamiamolo pure goliardicoche si venne a creare da subito in sede.
Il rischio l’abbiamo corso. E anche grosso. Facciamo un piccolo riassunto. Alla assemblea annuale del 1 Dicembre 2017 all’ordine del giorno c’era, tra l’altro, la votazione per il capogruppo. In quella occasione il nostro capogruppo uscente Morlacchi Angelo invitava a trovare il sostituto spiegando le motivazioni ( più che giustificate ) che lo consigliavano a prendersi una pausa. Per regolamento A.N.A. ogni gruppo deve avere un capogruppo scelto tassativamente fra i soci che hanno svolto il servizio militare negli alpini. Senza capogruppo il gruppo, dopo un periodo breve di gestione di un commissario nominato dalla Sezione, viene sciolto. In quella data e spiegato ai soci presenti quanto sopra scritto, si decise di prorogare fino al 2 febbraio 2018 il capogruppo uscente convinti che in questi tre mesi qualche volontario alpino si sarebbe fatto avanti per evitare lo scioglimento del gruppo. L’attesa è stata premiata. In sostituzione di Morlacchi Angelo il nuovo capogruppo è Angelo Morlacchi che, grazie alla sua disponibilità ( o meglio generosità) ed attaccamento al gruppo, d’ora in avanti è, per il sottoscritto, l’Angelo custode…….
Due sono gli eventi organizzati dal gruppo in questo mese di Febbraio. Ne diamo brevi notizie soprattutto perché per entrambisi è verificata una novità rispetto alle stesse iniziative attuate precedentemente.La prima è la esibizione del coro presso la Casa Famiglia di San Vittore Olona tenutasi il 18 Febbraio. La novità consiste nel fatto che non è più il coro degli amici di Magenta a cantare ( si è sciolto per il mancato ricambio dei coristi ritiratisi ) ma il coro Voci dal Rosa di Busto Arsizio diretto dal maestro Lino Sementa. Non ci sono nel coro molti alpini ma cantano proprio bene. Il gruppo che più corposo del precedente è stato apprezzato dai numerosi presenti (soci del gruppo, simpatizzanti, familiari e ospiti della casa famiglia). Vario il repertorio di canzoni di estrazione popolare, insomma un bel pomeriggio con seguito serale alla Sede del gruppo come da tradizione con le gambe sotto il tavolo. Il secondo evento riguarda la serata di venerdì 23 Febbraio in cui c’era la opportunità di sentire presso la nostra sede la conferenza tenuta dal nostro socio Luciano Tacchia su “ Milano nel XX° secolo “.
Ebbene si, i nostri alpini pluriripetenti sono ritornati a scuola almeno per un paio di giorni, giusto per non perdere l’abitudine. Scherzi a parte, anche quest’anno su invito delle insegnanti sempre attente e disponibili abbiamo ripetuto l’iniziativa volta a portare la nostra testimonianza sul tema della guerra e soprattutto della vita vissuta dai nostri soldati nel corso della Grande Guerra con particolare riferimento alla trincee costruite sia in territorio pianeggiante che in alta quota sottolineando le condizioni estreme in cui si sono venuti a trovare questi nostri fratelli maggiori un secolo fa. E’ stata come sempre una bella esperienza che non sarebbe stata possibile senza l’interessamento delle insegnanti con le quali esiste oramai un bel rapporto di collaborazione senza il quale tutto sarebbe vano iniziando dallo stimolo che riescono a trasmettere agli studenti che per una mezz’ora hanno seguito il filmato che parlava delle trincee, dell’approvvigionamento delle truppe in alta quota, della realizzazione della Città di Ghiaccio costruita dagli austriaci all’interno del ghiacciaio della Marmolada, delle 52 gallerie del Pasubio, della terribile battaglia dell’Ortigara e della realizzazione della Linea Cadorna.
… tale era il titolo della locandina espostadall’Ass. ne culturale“LA ZUPPIERA” di San Vittore Olona che già ringrazio fin d’ora, invitando la comunità ad una serataindetta al fine di … “non dimenticare”. Scontato l’argomento, quel “Pizza”mi incuriosì per cui il giorno 25 u.s. andai: peccatoche il brutto tempo abbia penalizzatal’affluenza dei partecipanti … mettiamolacosì… Aprì l’incontro l’Avv.toGiuseppe Bravin presentando a grandi linee l’argomentoe il conduttore della serata nella persona del Prof. Gigi Marcon: in programma il film-documento di Moshe Zimmerman cheriguardava il viaggio di un sopravissuto dai campi di sterminio. Per sommi capi: il film segue Danny Chanoch nel viaggio più importante della sua vita quello che porta i suoi figli Sagi e Mira da Israele passando per la Lituania, terra d’origine, al suo Olocausto. Imprigionato aDachau fu poi spostato ad Auschwitz e qui restò fino alla sua evacuazione quando dopo la marcia della morte fu trasferito a Mauthausen dove arrivò la liberazione. Queste informazioni le ho attinte oltreal dibattito seguito alla proiezione anche dal curiosare in internet nei giorni seguenti.
Siamo un po' lontani dalle vicende che racconto in questo articolo ma il nostro giornalino del mese scorso era già pieno di eventi ( assembleadel 1° Dicembre in testa ) e non c’era altro spazio. Mi sembraperò opportuno raccontare quanto è successo di importante nel mese di Dicembre 2017 per due motivi. Il primo è perché ho promesso al Pio che facevo l’articolo e quindi è d’obbligo scriverlo mentre il secondo è che, magari …. , qualcuno degli iscritti al gruppo che non ha partecipato (ed erano in tanti gli assenti ) leggendo il giornalino, forse, si autoconvince di farne ancora parte. Quattro sono state le date importanti: 1 Dicembre Assemblea del gruppo – 8 Dicembre Pranzo di Natale – 15 DicembreBenedizione Natalizia – 24 DicembreVin broulé e cioccolata calda. Dell’assemblea abbiamo letto sul numero di Dicembre. Il pranzo di Natale: sempre bello, ben preparato e anche molto partecipato contrariamente alle previsioni che la data anticipata poteva far pensare. La tombola con numerosi premi distribuiti ha chiuso il pomeriggio in un clima di allegria. La benedizione natalizia: Don Alain ci è venuto a trovare nel giorno del suo compleanno e lo abbiamo accolto ( il solito ristrettonumero di iscritti al gruppo )con simpatia e spirito natalizio. Graditissima la presenza dell’assessore alla cultura con il consigliere comunale Luciani Lucia raggiunti alla fine dal Sindaco. Vin broulè e cioccolata calda: dopo anni di impegno per assicurare ai fedeli che uscivano dalla S. Messa delle ore 21 il conforto di due bevande calde, quest’anno l’impegno non lo abbiamo rispettato perché a San Vittore Olona la S. Messa delle 21 non è stata celebrata. L’alternativa era organizzare il tutto per la una di notte dopo la celebrazione delle 24 ( ipotesi scartata ) oppure per le 19 dopo la celebrazione delle 18. Anche questa soluzione non ci sembrava la migliore; forse sarebbe andata bene, visto l’ora, con salatini, pizzette e aperitivi che non mi sembra una soluzione …..alpina!!!Speriamo l’anno prossimo.
Molti di noi che hanno fatto la naia nelle zone dell’Alto Adige, specialmente nella seconda metà del secolo scorso, hanno riportato a volte una certa considerazione degli abitanti del luogo che a volte stentavano in maniera più o meno sincera di comprendere l’idioma nazionale insistendo nel riconoscersi con quello d’oltreconfine. A mio parere bisogna comunque ammettere che a volte l’autonomia della quale gode quella regione porta anche a risultati (sempre a mio parere) particolarmente innovativi seppur controcorrente rispetto ai parametri oramai diventati la regola. Mi riferisco alle polemiche riportate dai giornali, e che ho avuto ampiamente modo di constatare di persona parlando con i diretti interessati, del fatto che oramai non esiste più una giornata di chiusura per le attività commerciali, per intenderci quelle che fino a pochi anni fa rimanevano aperte anche la domenica solo nel periodo natalizio, poi allargato ai due mesi precedenti ed infine, italianamente, esteso a tutti i giorni dell’anno. Ebbene mi ha favorevolmente colpito che, forte appunto della sua autonomia, il ConsiglioProvinciale di Bolzano abbia deciso con voto unanime dell’Assemblea, sfidando tutte le leggi, leggine e disposizioni varie la chiusura di tutte le attività commerciali ogni domenica, aggiungendoci pure la vigilia, Natale, il giorno di S. Stefano, l’ultimo ed il primo giorno dell’anno con la motivazione che ogni lavoratore ha il sacrosanto diritto di godersi le festività con i propri famigliari. A conferma della bontà di tale provvedimento anche i titolari affermano di avere avuto un incremento del giro di affari con soddisfazione dei clienti e naturalmente dei dipendenti, anche perché diciamocelo pure, tra le 8 del mattino e le 9 di sera ognuno può organizzarsi come crede per le proprie esigenze. E chissà che non sia l’inizio della riscoperta di un nuovo-vecchio modo di fare commercio nel rispetto delle persone.
All’inizio di questa assemblea vorrei ricordare chi non c’è più! Quest’anno il nostro gruppo non ha avuto lutti, però alcuni di noi hanno partecipato alle esequie dell’Alpino friulano Treu che abitava a Canegrate. Vorrei ricordare anche Conforto Pavan, già consigliere del Gruppo, mancato nel 2017, ma non siamo stati all’ultimo saluto perché informati in ritardo. Accomuniamo loro i componenti delle Forze dell’ Ordine che sono periti nell’adempimento del loro servizio. Come avrete letto nella convocazione di questa assemblea bisogna eleggere un nuovo Capogruppo, purtroppo io per motivi personali, ma soprattutto di salute non riesco a ricoprire questo incarico. Sicuramente chi mi sostituirà farà meglio del sottoscritto e a lui non mancherà certo il mio appoggio, anzi cercherò di aiutarlo il più possibile. Forza Ragazzi non stanchiamoci mai di essere Alpini! Prepariamoci ad un gran lavoro, tra circa un anno e mezzo, cioè nel maggio del 2019 ci sarà l’ Adunata Nazionale a Milano. Abbiamo qualche anno e qualche acciacco sulle spalle, ma con entusiasmo faremo vedere che ”Milan l’è un Gran Milan”. Abbiamo dato i natali all’ Associazione e dobbiamo onorare il centenario. La macchina organizzativa è già partita, verremo tutti coinvolti, quindi diamo la nostra disponibilità.
Verbale Assemblea Generale di Gruppo (Gennaio 21018)
VERBALE ASSEMBLEA GENERALE DI GRUPPO
… è quello che avvenne nella nostra sede la sera del 1.12. 2017 … con inizio alle ore 21 presenti per la sezione di Milano il vicepresidente Fusar Imperatore Valerio con il consigliere alpino Giancarlo Piva accompagnato da RodeghieroLuigi in qualità di consigliere addetto al nostro gruppo … alpini e amicipresenti: 26. Discreto il numeroma eccetto gli impossibilitati permotivi logistici dispiace per gli assenti già informati tramite il nostro giornalino nonché con invito telefonico. Come da prassi dopo il saluto alla bandiera e il ricordo di quanti “ andati avanti “ si procede all’approvazione del verbale dello scorso anno. Segue la relazione morale del Capogruppo mirata ad illustrare il quanto fatto dai soci in seno alla sezione milanese nonché nel contesto della nostra comunità.
Amici lettori del giornalino del gruppo alpini di San Vittore Olona devo condensare in poche righe due eventi del mese di Novembre che hanno coinvolto il nostro gruppo. La conferenza del prof. Restelli di venerdì 3 novembre e la visita annuale del nostro gruppo alle scuole per ricordare la fine vittoriosa della 1° guerra mondiale. La conferenza aveva per titolo “ Caporetto “ ed il bravissimo conferenziere ha illustrato la battagli di Caporetto o dodicesima battaglia dell’Isonzo tra il Regio Esercito italiano e le forze austro-ungariche e tedesche durata dal 24 ottobre al 19 novembre 1917, esattamente cento anni fa di questi tempi. La sconfitta ( qualcuno la chiama disfatta ) di Caporetto ha dei colpevoli e nella interessante serata il conferenziere ne ha spiegato molto bene i motivi ed il non numerosissimo pubblico ( circa 25 i presenti ) è stato bene informato. Grazie professore, ti aspettiamo per il 4 novembre l’anno prossimo quando ci racconterai nel modo che sai non di una sconfitta ma di una esaltante vittoria delle nostre truppe. Lunedì 6 novembre un gruppetto di alpini sanvittoresi è andato presso l’asilo e scuole elementari private per la consueta visita. Non abbiamo ricordato Caporettoma il paragone….. si può fare. Poca partecipazione, i bambini in salone ( ma non pioveva !!! )cantando l’inno di Mameli per l’alzabandiera all’aperto con gli alpini, il vicesindaco ed il comandante dei carabinieri di Cerro Maggiore; nessun genitore.
Ieri sera 20 ottobre u.s. ancora una volta ha colpito: bando ai complimenti e qui bisogna stare attenti per non sembraredi parte ma tant’è: la verità è una, confermata dagli applausi dei partecipanti, durante l’incontro svoltosi nella nostra sede avente come tema “ Gli artisti milanesi che hanno fatto grandeMilano”. Ovvio che il loro numero sia stragrande e di conseguenza rimanga impossibile presentarli tutti e che quindi il nostro “professore” si sia preoccupato di illustrarcene soltanto alcuni con richiami al loro contesto storico assieme ad accenni biografici es: Tino Scotti, Gaber, Celentano, Ornella Vanoni, ecc. per finire con Nanni Svampa avvalendosi anche di filmati inerenti al singolo protagonista. L’ adesione di quanti interessati è stata purtroppo risicata, compartecipazione onorata dalla presenza dei rappresentanti del Comune e questo sicuramente significa quanto sia gradito partecipare ad un momento culturaletenuto dal nostrosocio. Per noi che lo conosciamo è sinonimo di garanzia: in sostanza, per quanto possa sembrare assurdo, anche se la materia non ti interessasse alla fine ti scopriresti soddisfatto del tempo trascorso in sua compagnia.
La giornata di giovedì 27 aprile resterà, ci auguriamo, nella memoria degli studenti delle terze classi medie di San Vittore Olona come una bella esperienza vissuta di persona tra le vestigia di un’opera realizzata oltre un secolo fa ma che ancora oggi costituisce un esempio di ingegneria ed è giustamente diventata un museo a cielo aperto denominata Linea Cadorna, un colossale susseguirsi di trincee, gallerie e postazioni in grotta creata oltre un secolo fa con lo scopo di contrastare una eventuale invasione del nostro territorio violando la neutralità svizzera. Tre alpini del nostro Gruppo: Pio, Doriano e il sottoscritto hanno accompagnato una sessantina di ragazze e ragazzi della Scuola Media G. Leopardi di San Vittore Olona che, accompagnati dalle loro insegnanti alle quali va la riconoscenza per aver creduto in questa iniziativa ed aver trasmesso ai ragazzi il giusto interesse, hanno potuto constatare direttamente i sacrifici costati a che ha partecipato alla costruzione e chi successivamente ha trascorso il periodo bellico abbarbicato lassù anche se il tratto da noi visitato non era certamente impervio essendo quello che dominava la Val Ceresio salendo da Viggiù.
…ormai da qualche giorno, vista la velocità con la quale scorre il tempo, sembra si stia affievolendo seppur di poco lo scottante argomento trattatonella totalità delle testate televisive, tema svisceratoda una miriade di opinionisti chi all’altezza perché del mestiere o chi, come il sottoscritto, dalla gentecomune in casa propria, nei circoli, al bare … veniamo al dunque: ci ritroviamotutti coinvoltiscoprendocipaladini più o meno “inferociti e drastici”sulla problematica della difesa personalein special modoin caso di visite spesso notturne al proprio domicilio da parte di ospiti noninvitati! Non si è ancora capito bene il comportamento da seguire:fra ildetto e non detto si consiglia diusareil buon senso ... una parola … chiediamolo a chi si è trovato protagonista di taliesperienze …che se poi queste esperienze e/o comportamentisi macchianodi eccessiva difesa, se l’ospite in questione rimane gravemente ferito o ciscappa il morto apriti cielo!il nostro “eroe” si trova imprigionato da un talginepraio di accuse da fargli rimpiangere di essere nato.L’articolo intitola“eroi”. Mi rifaccioa titolo di paragone ai nostri CADUTI durante il primo conflitto mondiale: l’Italia affronta la guerra contro gli austriaci invasori … i soldati caduti nell’adempimentodi quanto la Patria chiedeva loro, sono stati definiti “eroi” … è ovvio che ne sto scrivendocon estremo rispetto … Sono stati proclamati eroi anche i nostri militari periti durante il secondo conflitto che, sempre in ossequio a quanto impartito dalla “patria”,perirono mentreinvadevano l’Albania, la Libia, la Russia ecc.. erano protagonisti obbligati di un atto non certo di democrazia, anzi …
Sabato 6 maggio è partita ufficialmente la seconda edizione del Campo Scuola organizzato dalla nostra Sezione in collaborazione con il nucleo di Protezione Civile finalizzato a dare l’opportunità a ragazze e ragazzi dai 12 ai 15 anni di partecipare ad una serie di iniziative con lo scopo di far conoscere l’Associazione e vivere una “quasi” tre giorni in comunità nello spirito alpino. La presentazione ufficiale si è tenuta presso la sede del Gruppo di Giussano ed ha visto la presenza di numerosi bocia che hanno partecipato alla scorsa edizione insieme alle nuove leve ai quali è stato presentato dai responsabili il programma per questa edizione che prevede una serie di iniziative iniziando dalla partecipazione al raduno sezionale di Ponte Selva il prossimo 11 giugno al quale i ragazzi parteciperanno partendo in pullman dal 3P di Cesano Maderno e sarà questa l’occasione per ritrovarsi per chi già si conosce e di fare nuove amicizie. Successivamente l’incontro clou con la tre giorni dal 7 al 9 luglio presso la struttura della P.C. a Cesano dove le “reclute” divise in plotoni trascorreranno il tempo insieme dal mangiare al dormire e con varie attività che vanno come quelle che nella prima edizione hanno riscosso buon successo come le nozioni di pronto soccorso, il soft air, la dimostrazione dei droni, ecc.
… chi si ferma è …e pernoi che non ci teniamo … si prosegue compatibilmente alle“forze”in campo. E’ anche vero che in sinergia con il Comunee la banda cittadina qualcosa di buono può uscirne fuori proprio come nell’ ultima fatica che ciha occupato. Sabato 8/4: bella serata musicale coinvolgente sia per i pezzi musicali eseguiti magistralmente dai nostri ragazzi, oddio qualcuno meno ragazzo … sia per l’impegno profuso dai relatori. L’argomento in scaletta raccontava della corrispondenza dei militari con le famiglie durante la guerra. Nello specifico: le considerazioni e commenti del nostro alpino Luciano Tacchia, dello storico Giacomo Agratiassieme all’assessorealla cultura nella persona di Maura Alessia Pera hanno dato un’anima, chi con il commento e chi con la lettura, alle lettere inviate dal fronte dai militari sanvittoresi durante il secondo conflitto: corrispondenza a parenti, famiglie, amici e a quel “ centro postale” nella figura del parroco di allora: Don Magni.Questo sacerdote a memoria di quanto si ricorda e/o si dice, era una persona molto severaquasi scorbutica ma chein realtà esaltò la sua missione di pastore d’anime diventandoun punto di riferimento e di comunicazione tramite il Bollettino Parrocchiale e la corrispondenza in genere con i suoi “ragazzi” dispersi in Africa, Grecia, Albania, Russia, in tutto quel mondo di allora sconvoltodalla guerra.
Come tutti gli anni nel mese di marzo,anche per il 2017, domenica 19 marzo abbiamo festeggiato il gruppo. Alzabandiera, S. Messa, aperitivo, pranzo e cordialità; graditissimi ospiti gli amici dei gruppi di Arconate, Bresso, Curiglia, Legnano e Rancio Valcuvia con i rispettivi gagliardetti ed i rappresentanti dell’Associazione Fante di Legnano con il loro labaro. Con la loro partecipazione hanno “ infoltito “ la presenza delle penne nere non molto numericamente rappresentata dai soci sanvittoresi. Insintesia pranzo, a far festa al gruppo, erano soprattutto i non alpini…..; positivo se associato alla simpatia verso il nostro gruppo, un po' meno sotto l’aspetto condivisione dai nostro soci. Cosa fare ?
… ogni volta ci risiamo … cosa scrivere? vediamo: la nostra vita associativa è normalissimae nello stesso tempo “ condita “ di molteplici impegni. Detta cosi sembra una cosa scontata ma se si pensa che il maggior lavoro è sulle spalle di poche persone, le solite, allora questa “ normalità” si presta a qualche riflessione … lo so: l’argomento è trito e ritrito manon va accantonato. Quando facciamo le riunioni cosiddette di consiglio, fra i soliti, ci guardiamo in faccia e una silenziosa domanda la fa da padrona… che c … avolo e chi consigliamo? ci si ripete che i CONSIGLIERI dovrebbero aiutare il CAPO, coadiuvarLO, affinchéil gruppo rimanga compatto, unito con la speranza di una costante attività di crescita … ci si prova ma i risultati sono pressoché discutibili quasi invisibili … tanti sono i soci che rimangonosolo numeri di un elencod’archivio … qualcuno potrebbe suggerire: cambiate i consiglieri, i vertici, magari i prossimi avranno migliori idee, più grintaecc, ecc, … non sarebbe una cattiva idea …. nell’attesa del poi per il momento,come ricordato nel numero di febbraio del nostro Penna Nera, ci si augura che qualcuno in più abbia presenziato con il coro di Magenta all’incontro con gli anziani della casa di riposo in San Vittore O. nella domenica 19/2 ed in particolare alla serata di venerdì24/2 tenuta da LucianoTacchiaintrattenitore e artefice di tante conferenzeveramente pregevoli… ritorno a quanto suddetto: con l’assenza dalla vita associativa, perdiamo un’occasione pressoché unica, non ci rendiamo conto della fortuna di avere fra noi un socio che si puòdefinire senza alcun dubbio … ministro dell’istruzionea favore del gruppo con il risultato, almeno sperato, di“alimentare” con il suo apporto il nostro cervello;nel contempolo staff della cucina è impegnato a foraggiare il corpo… e qui non si perde un colpo con i disnarelli … insomma il tutto non è roba da poco!
Iniziative del mese di gennaio 2017 (Febbraio 2017)
INIZIATIVE DEL MESE DI GENNAIO 2017
Il tempo o meglio il maltempo ha penalizzato le due iniziative di questo freddissimo mese di Gennaio 2017. Certo non c’è paragone con le martoriate regioni dell’Italia centrale alle quali, anche dal nostro giornalino, partecipiamo la nostra vicinanza e solidarietà in questa loro difficilissima prova in cui tantissime persone soffrono, moltissime hanno perso la casa e altri beni e tanti sono stati colpiti da lutti familiari. Dicevo della penalizzazione e racconto, per chi non ha potuto venire, che il disnarello ha visto molti coperti………….non coperti a causa della bassa temperatura a cui si andava incontro uscendo di casa e forse anche per qualche defaillance fisica che il freddo procura; peccato perché il menù e la simpatia erano, come sempre , ottimi e abbondanti.
Peggio ancora il giorno successivo sabato 14 gennaio dove, come da tradizione, il gruppo alpini di San Vittore Olona organizza il falò di Sant’Antonio. Oltre al freddo la serata era anche ventosa con poca gente per i motivi sopra descritti; il Corpo bandistico ha accompagnato con brani musicali la distribuzione di cioccolata calda e vin brulè ma di accendere la catasta preparata non è stato neppure preso in considerazione per cui al nostro Antonio santo quest’anno, almeno da noi,nessuno gli ha bruciato la barba. A risentirci, speriamo con migliore fortuna, per le manifestazioni di febbraio.
…il 4.1.2017 la tanto attesa “ notizia/conferma” finalmente è arrivata comunicata dal Presidente della Pro Loco di San Vittore Olona nella persona del sig.Taglioretti Rino, … il nostro piccolo paese, che piccolo lo è , si può fregiare di un primato di portata mondiale : finire nel Guinness Word Record con la realizzazione di una Gigantesca Cenaa Lume di Candela … che ce vò???ce vò che per concretizzarla si è messa in moto una macchina straordinaria e soltanto a scartabellare qualche numero di quella avventura ti rendi conto che non è stata una cosa da poco. E voilà : 330 tavoli, 660 panchine per i 2438 commensali con lo sviluppo in lunghezza pari a 723 metri … beninteso il tutto visionato e garantito da un notaio.Per finire la ciliegina sulla torta : 350 lumini sulle tavolate a creare un suggestivo panorama notturno appunto a lume di candela …. Non servirono certo per riscaldare perchéquel giorno il 4.7.2015 faceva un caldo d’inferno e questaavventura ebbe luogoin pieno sole lungo un tracciato cittadino … secondo voi come poteva essere l’asfalto ?????? . Dimenticavo: i quintali di riso furono 7 in compagnia di altrettanti fra formaggi e salumi a cui va aggiunto il settore ristoro con bevande vino, acqua, caffè e dolce finale. Tutto questo finimondo necessitò degliorganizzatori, della collaborazione con associazioni sportive e nò più attrazioni varie a dare lustro alla manifestazione, infine i camerieri : tutta manovalanza volontariache vi posso assicurare alle due di notte era veramente sull’orlo del collasso … se vogliamo essere pignoli a quell’ora eravamo veramente in pochissimi fra cui gli alpini del nostro gruppo intervenuti a dare una mano e va detto ad onor del vero… tanti di noi si erano offerti e tantialla fine erano ancora sulla… breccia … questo solo per amore di verità. Concludendo : non saremo stati degli eroi ma ci siamo impegnati come si deve e se alla soddisfazione del buon esito della serata si aggiunge anche questo riconoscimento di portata mondiale possiamo dire con un pizzico di orgoglio che un po’ di merito ce l’abbiamo anche noi … !! Pio
… sembra quasi l’esortazione di una campagna politica ma poco ci manca. Infatti mi riferisco a quanto è avvenuto la sera del 2/12 u.s. in sede ossia L’ASSEMBLEA GENERALE DI GRUPPOdurante la qualeall’ordine del giorno era programmato il rinnovo delle cariche cessate per fine mandato. A rappresentare la Sezione di Milanoc’era il consigliere di zona Rodeghiero assieme a Donelli. La “burocrazia” necessaria venne espletata senza ostacoli di alcun genere e velocemente fu rieletto quale capogruppo, a furor di popolo e per alzata di mano, Angelo Morlacchi che “zaino in spalla” riprese il cammino per il prossimo triennio. C’è da dire che in questo viaggio non sarà solo ma assieme agli attuali in carica sarà supportato dai neo rieletti consiglieri nella persona di Cestarolli e Polingheri quali “… spintaneamente …” accettaronoma con ilgroppo in gola: sarà commozione?E’ necessario premettere come questo atto sia stato anticipato dalla relazione morale tenuta dal capogruppo e finanziaria redatta dal revisore dei conti Tacchia incorruttibile ex bancario a cui non sfugge un centesimo di euro neanche sotto tortura: ambedue furono promosse a pieni voti. Piccolo inciso: ho detto “ a pieni voti “ anche se la presenza degli alpini e amici lasciava a desiderare … come al solito si dirà che si tratta di un’epidemia di tutti i gruppi: anche quest’anno è stata rispettata la routine degli anni precedenti … ho controllato come pure precedentemente il numero degli intervenuti all’Assemblea non si discostasse di tanto dalla serata del 2/12 che avvenne con la partecipazione di 24iscritti fra alpini e amici. Se la forza del gruppo ammonta a41 iscritti alpini e 10 amiciuna piccola riflessione diventa immediata, una domandate la fai ....
… sono passati ormai diversi giorni e pian piano sbiadiscono i ricordi di quanto è avvenuto recentemente. Non tutti per forza di cose furono presenti alla giornata del 16 ottobre in quel di Desenzano: gli alpini della Lombardia ed Emilia, del 2° raggruppamento, si sono dati appuntamento sulle rive del lago di Garda, hanno voluto ritrovarsi e trascorrere una giornata assieme, quasi una mini-adunata. Il nostro gruppo non poteva mancare aggregandosi agli amici e signore di Castano, Magenta, Busto Garolfo e Legnano già dalle primissime ore del mattino. Le previsioni del tempo trovarono in S. Maurizio, patrono delle penne nere, un validissimo alleato che ci regalò quanto di meglio si poteva sperare. L’arrivo in città ci riportò a quanto e come avviene nelle classiche adunate. Ci siamo trovati in tanti, armati dei nostri gagliardetti, diretti all’ammassamento dove le autorità convenute ci accolsero grati del nostro arrivo, del nostro essere a testimoniare la bellezza del ritrovarsi con la stessa unità d’intenti. E’ doveroso ricordare che anche gli alpini del Centro Italia, pur massacrati dal terremoto di agosto, vollero onorarci della loro presenza. Accolti da un caloroso applauso sfilarono con noi consci che non saranno mai lasciati soli. I “ciao, come stai? “ si ripetevano ad ogni incontro, ad ogni angolo delle strade, in maniera ripetitiva quasi monotona ma densa di quanto è sottinteso in queste semplici parole: sono state dette nell’occasione di quest’ultimo incontro come antecedentemente magari pochi mesi prima in altri e si ripeteranno con lo stesso entusiasmo la prossima volta quando saremo invitati ancora una volta a sfilare per le vie delle città, a salutare ed essere salutati da quell’Italia che ci stima, dai bordi delle strade, dai balconi dei palazzi adornati da migliaia di fantasie tricolori.
Come tutti gli anni il nostro gruppo è stato presente alle iniziative in ricordo della fine della prima guerra mondiale. Lunedì 1 novembre un buon numero di alpini del gruppo si è recato presso i cimiteri della zona per visitare le tombe dei nostri soci andati avanti che, purtroppo, diventano sempre più numerosi. A seguire giovedì 4 novembre alle scuole elementari ( privata e statale ) dove assieme alle autorità civili, sindaco in testa, e militari il cerimoniale previsto è stato puntualmente osservato; con una rappresentanza di insegnanti e di alunni delle scuole elementari statalici siamo recati al cimitero per una preghiera e una riflessione davanti alle lapidi che ricordano i caduti sanvittoresi durante le guerre. Domenica 6 novembre si è tenuta la commemorazione ufficiale della fine della prima guerra mondiale; S. Messa, alzabandiera, deposizione della corona al monumento ai caduti, corteo al cimitero, discorso, preghiera. Puntualmente rispettato il copione, un bel numero di alpini era presente con riscontri positivi da parte di tutti ( grazie Sindaco per la sua citazione positiva nei nostri confronti ).
… tutto iniziò una sera quando Gildo Lampugnani, nostro socio, si presentò in sede con due libri con l’intenzione di lasciarli alla biblioteca del gruppo. La curiosità che non è sempre … femmina mi spinse a dargli un’occhiata: assieme alle parole di Gildo attirò la mia attenzione anche il loro titolo “ Tafir” e “ El Alamein” autore Paolo Caccia Dominioni. Accompagnò il presente con una dedica …” Ai cari Alpini di San Vittore … così conoscerete la Persona (sic maiuscolo) cui è intestata la vostra ( nostra ) bella sede e ( che ) mi è sempre stata molto cara! “ Logica una mia riflessione leggermente provocatoria ossia: quanti italiani conoscono i personaggi che arricchiscono la nostra storia italiana e, a partire dal sottoscritto, quanti dei nostri iscritti sanno chi è questo signore? Un storico di San Vittore Olona nella persona di Giacomo Agrati a suo tempo ci tracciò a grandi linee una sua immagine assieme all’invito di intestare la nostra sede con il suo nome in occasione della sua inaugurazione: evidente lo scopo di farci conoscere, onorare, questo personaggio e ugualmente di dare prestigio alla nostra “ casa “. Lessi i due libri durante le ferie estive. Nello specifico si tratta di suoi diari analitici e precisi del periodo bellico in Africa del Nord durante il secondo conflitto mondiale che ci permettono di scoprire un uomo da prendere con le pinze, dal carattere deciso, quasi autoritario ma attaccato ai suoi uomini che sempre difese senza alcun timore di esprimere il suo parere, senza guardare in faccia a nessuno: superiori, amici, alleati e nemici in virtù di una sua rettitudine applicata alla vita civile e militare.
Il 25 Aprile in tutta l’Italia si è festeggiato l’anniversario della liberazione e la nostra comunità con le varie associazioni si adoperò affinché venisse celebrata quella data. Attualmente, purtroppo, si ha la sensazione che la più parte della cosiddetta cittadinanza sia ben lontana da voler ricordare quello che la ”storia” spererebbe fosse di dominio comune. Ora si vive nel completo benessere, nella totale libertà di fare, di andare senza chiedere il permesso a nessuno … per noi è naturale che le cose vadano in questo modo, l’abbiamo trovata questa libertà, questa benedetta grazia di Dio, non abbiamo fatto un passo per conquistarcela e la possibilità di lamentarsi a 360 gradi di ciò che non funziona o che dovrebbe essere migliorato o lamentarsi per il solo gusto di farlo è palesemente contrario di quanto … allora … a quei tempi con quei regimi ed imposizioni non si poteva neppur pensare o ipotizzare ma solo sperare, chissà quando, di concretizzare. Fu così che giorno dopo giorno, passo dopo passo, la lotta ed il sacrificio di altri ci hanno dato l’opportunità di godere oggi dei risultati della loro fatica. Tanti allora pagarono con la vita … oggi ci si gira dall’altra parte … in verità non tutti … ma, da subito, molti si adoperarono affinché questo recente passato rimanesse costantemente presente.
Prego che da lassù il grande Enzo Jannacci mi perdoni per essermi appropriato di uno dei suoi più famosi titoli per questo umile sfogo, ma non mi è venuto in mente altro per rappresentare lo stato d’animo nel quale mi trovo quando mi confronto con una realtà che si allontana sempre più da quelli che, da sempre, sono stati punti di riferimento nella mia vita e mi sento veramente come:
Quelli che avevano rispetto per le Istituzioni e per chi le rappresentava a cominciare da chi vestiva una divisa e che magari ti incuteva un reverenziale timore, anche se non avevi fatto niente di male, mentre adesso ci si fa i selfie mentre si sbeffeggia o, peggio, si insultano e umiliano le Forze dell’Ordine. Quelli che non comprendono come mai siamo l’unico Paese che ha dedicato un’aula parlamentare a un giovane morto mentre tentava di spaccare la testa ad un Carabiniere con un estintore! Quelli che se si svegliavano in piena notte e se si trovavano un individuo incappucciato a fianco del letto non dovevano prima chiedere al tizio se aveva intenzioni più o meno cattive, se intendeva far del male o usare violenza a lui e ai suoi famigliari, se l’arma impugnata era vera o un giocattolo, se aveva la compiacenza di aspettare affinché si chiamassero i Carabinieri e, naturalmente stare attenti a non ferirlo fisicamente o nella sua dignità, pena il dover lavorare per almeno due generazioni per ripagare la famiglia del delinquente dell’eventuale “danno” subìto. Quelli che non riescono a capire come mai a seguito degli attentati di Parigi e di Bruxelles, chiaramente atti di una guerra mai dichiarata ma altrettanto chiaramente in atto tra culture, una delle quali nulla ha di umano, il principale attentatore arrestato si “rifiuta di collaborare” e non ci si capacita del perché questo garantismo funziona solo a senso unico. Quelli che faticano a comprendere come sia possibile che in un clima di emergenza totale in tutti i paesi democratici ci sia stato bisogno in Belgio di una legge apposita che permettesse di poter effettuare perquisizioni in covi malavitosi e terroristici dopo le ore 23, quasi a dire che il terrorismo è qualcosa a orario definito, che alle 17 timbra il cartellino e va in pausa sino all’indomani.
Questo articolo vuole sommariamente raccontare, a beneficio di chi non c’era, le iniziative che il nostro Gruppo ha organizzato in questo periodo.. La prima, dopo quelle scritte nell’ultimo giornalino, è stato l’incontro di domenica 21 Febbraio alla Casa Famiglia presente il Coro di Magenta. E’ tradizione ormai da diversi anni che un pomeriggio festivo del mese di Febbraio, gli amici alpini del suddetto coro arrivano presso la struttura dietro la nostra chiesa e con le loro voci ben armonizzate allietano coinvolgendoli, gli ospiti con i parenti e conoscenti. Anche quest’anno le aspettative non sono andate deluse e il risultato è stato quello di sempre: un successo !!!! Simpatico come sempre il dopo concerto presso la nostra sede con spuntino e tanta simpatia.
Il secondo importante evento è stato la festa del gruppo di domenica 16 Marzo.