Associazione Nazionale Alpini -
Gruppo di San Vittore Olona- Via Alfieri - 20028 San Vittore Olona (MI)
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Si è tenuta domenica 6marzo a Milano presso l’Istituto dei Tumori. Anche il nostro gruppo ha partecipato “forte” del numero di 4 soci. Si impone una riflessione … così … così … cioè non una delle più esaltanti. Preferisco spiegarmi, affrontare i problemi così … così … con la speranza di concludere in maniera migliore. In sostanza e per venire al punto, dispiace questa forma di latitanza ad un tale momento associativo. Non sono concorde con la possibilità delle deleghe estesa fino a tre iscritti non presenti all’assemblea. In realtà per alcuni l’assenza è ampiamente giustificata ma per altri …? Facciamo il discorso della serva: se ipotizzato un problema personale di natura economica è ovvio che non si delega alcun altro al posto proprio … o sbaglio?
Come ampiamente risaputo, in occasione dell’anniversario dell’Unità d’Italia, in ogni borgo è stato un susseguirsi di manifestazioni, ricorrenze, iniziative atte a ricordare questa importante ricorrenza. Anche a Nerviano la serata del 4 marzo è stata dedicata alla memoria con un incontro voluto dall’Amministrazione Comunale che si è tenuto nella sala Bergognone del Comune e che ha visto la partecipazione della cittadinanza che ha dimostrato di apprezzare l’iniziativa. La manifestazione è stata curata, presentata ed illustrata ai presenti dallo storico nervianese Rossetti, che per l’occasione sfoggiava il copricapo piumato dei bersaglieri, e dal nostro Gildo Lampugnani che hanno ricostruito le vicende storiche di alcuni concittadini, noti e non, che hanno a vario titolo accompagnato la storia di Nerviano e anche d’Italia in quanto, stando alle delibere comunali, fu stanziato anche un congruo contributo per l’acquisto di armi per i Garibaldini.
…avrebbe detto quel genio di Totò. Premetto che quando questo articolo verrà stampato e letto sarà passato molto tempo dall’evento e, mi auguro, la situazione si sarà normalizzata. Sono le 20,30 di domenica 30 gennaio e siamo alle notizie finali del Telegiornale (TG5) che per buona parte dell’edizione ha trasmesso le immagini tremende che provengono dall’Egitto con la rivolta della popolazione contro il Presidente Mubarak dove la violenza la fa da padrone arrivando a far evadere detenuti e saccheggiare negozi e musei. La situazione è drammatica e non si può fare a meno di associarla a quanto è successo solo pochi giorni prima in Tunisia, altra regione dell’area del Mediterraneo da sempre considerata, come l’Egitto del resto, stabile e non particolarmente esposta a rivolte e sommosse che possono portare al rovesciamento degli attuali governi.
Il programma per l’uscita di febbraio della S.I.A. prevedeva una esercitazione di progressione con ramponi su terreni innevati e ciaspole, il perfezionamento delle tecniche di assicurazione dei compagni e delle manovre da adottare in un possibile intervento su calamità naturali da nevicate eccezionali o attività valanghive. La località scelta era quella dei Piani di Artavaggio in Valsassina che offrivano anche la possibilità di salita al Monte Sodadura (mt. 2010) o alla Cima di Piazzo (mt. 2057). Purtroppo il tempo infame (unica “finestra” di maltempo durata un giorno su 15 di sereno) ci ha consigliato di modificare il programma perché già nell’abitato di Moggio, dove era fissato il ritrovo, la visibilità era molto scarsa.
In occasione della scomparsa della cara Fulvia, moglie dello storico pilastro sezionale Antonio Fenini, oltre che approfittare delle pagine del nostro Notiziario per porgere ad Antonio le condoglianze del Gruppo tutto, vorrei fare una considerazione. Quanto dirò forse suonerà strano per chi non ha conosciuto ed imparato ad amareFulvia, Tina, Giulia, Milena e “le altre” mogli storiche della nostra Sezione. Per noi bocia di trent’anni fa erano (e qualcuna lo è ancora) una presenza costante e rassicurante a tutte le nostre manifestazioni, erano quelle che durante ogni sfilata ci accompagnavano a lato, sfilando discretamente a bordo strada, oppure appostate all’incrocio dove passava il corteo, senza interferire ne’ apparire, guardando il loro alpino che marciava.
FALO' di S. ANTONIO .... 14° Edizione (Febbraio 2011)
Falò di S. Antonio…..14° edizione
Iniziato quasi per gioco, il falò è ora giunto alla sua quattordicesima edizione; e ogni anno esso coinvolge un numero sempre crescente di persone che partecipano incuriosite dall’evento. Sono le 8.30 circa di sabato 15 gennaio e la giornata nebbiosa ha qui inizio per gli addetti ai preparativi. Forse non tutti sanno che nel retroscena del falò, si cela una giornata di intenso lavoro che coinvolge un elevato numero di braccia lavoranti impegnate a preparare il legname e tutto ciò che è adibito al falò, per dare una forma esteticamente gradevole alla catasta sulla quale sommità viene posto il fantoccio di paglia realizzato a DOC da una persona esperta oramai specializzata nella preparazione dello stesso ottenendo un eccellente risultato finale.
Domenica 16 gennaio è stata effettuata la prima uscita del 2011 della Squadra di Intervento Alpino con una variante rispetto al programma addestrativo: invece che la salita al Monte Tremezzo in Val D’Intelvi l’esercitazione si è svolta ai Piani di Bobbio in Valsassina in occasione della 9° giornata nazionale della prevenzione degli incidenti in montagna. Questa giornata di studi e prove pratiche è stata organizzata dal Corpo Nazionale di Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) del Club Alpino Italiano e dal Servizio Valanghe Italiano, sempre del CAI con lo scopo di offrire una giornata di formazione su argomenti di sicurezza e soccorso in montagna agli utenti della montagna. Il ritrovo per noi “milanesi” era fissatoal’alba nel piazzale della seggiovia a Valtorta in Val Brembana (BG) da dove ci siamo incolonnati ai lati delle piste da sci diretti ai Piani di Bobbio dove era prevista l’esercitazione, mentre gli istruttori e gli organizzatori hanno raggiunto il posto salendo da Barzio in Valsassina.
Come da tradizione e rispettando il programma stilato lo scorso anno, domenica 19 dicembre i membri della S.I.A. si sono dati appuntamento a Rancio (frazione di Lecco) per la salita al rifugio Piazza posto sul Monte S. Martino nel gruppo del Medale per l’ultima uscita addestrativa dell’anno. Come sempre questa è l’occasione, oltre che per la stesura del programma dell’anno successivo, anche per ritrovarsi e scambiarsi gli auguri in prossimità delle festività natalizie approfittando dell’accoglienza che gli alpini del Gruppo Medale, titolari del Rifugio, sempre ci riservano. La giornata non era certamente delle migliori ed infatti appena partiti l’aria fredda lasciava presagire un peggioramento che puntualmente nel corso della giornata è arrivato sotto forma di una fine nevicata che dal mezzogiorno ci ha tenuto compagnia sino al rientro.
Ancorauna volta devo iniziare queste quattro righe con una data a ricordare una circostanza per la nostra vita associativa qual è l’annuale assemblea generale. Tutti, e rimarco tutti, i soci dovrebbero presenziare. E’ il momento più propizio e adatto dove assieme ai responsabili sezionalie normalmente al presidente come in effetti è avvenuto quella sera, il gruppo è invitato ad una disamina dell’anno trascorso, ad una valutazione dei pro e contro valorizzati da critiche, suggerimenti. A chiusura si impongono le votazioni al fine di eleggere e/o riconfermare capogruppo e consiglieri. Quest’anno ci è capitato un momento in verità già annunciato ossia l’elezione del capogruppo.
Anche quest’anno il nostro gruppo ha aderito alla Colletta del Banco Alimentare al supermercato Simply di San Vittore Olonacon la partecipazione di circa20 soci che hanno coperto i turni dell’intera giornata di sabato 27 novembre.A tutti loro va il nostro ringraziamento per l’ottimo risultato ottenutoincrementando il quantitativo di generi alimentari raccolti.
Come sempre apriamo questa nostra Assemblea dedicando un minuto di silenzio e raccoglimento in omaggio alla Bandiera e alla memoria dei militari italiani che hanno perso la vita nel corso delle missioni internazionali, nonché ai rappresentanti delle Forze dell’Ordine che quotidianamente operano e vigilano sulla nostra sicurezza. A questoproposito, sono certo di interpretare il pensiero di tutti noi, rivolgendo un augurio particolare al nostro Socio Davide Olgiati, Tenente della Julia, che in questo momento si trova ad operare in Afghanistan e che, venendoci a trovare in Sede prima della partenza, ci ha esortato a diffondere (e difendere) l’operato delle nostre Truppe in terre martoriate dalla guerra. Al ricordo di chi è “andato avanti” vorrei accostare quello di due figure che erano punti di riferimento per il nostro Gruppo e per la Sezione: il nostro Vecio Giovanni Nicoletti, memoria storica ed esempio di disponibilità, ed il mitico Segretario sezionale Giuseppe Borella vera anima organizzatrice di ogni manifestazione alpina.
Presso la sede di via Alfieri venerdì 3 dicembre si è tenuta l’Assemblea Ordinaria del Gruppo Alpini di San Vittore Olona. Erano presenti 22 alpini e 5 amici. Essendo l’assemblea comunque valida in quanto in seconda convocazione non necessita un numero obbligato di soci; si è dato inizio ai lavori con l’omaggio alla Bandiera e la nomina del presidente che anche quest’anno era Gigi Rodeghiero, consigliere sezionale addetto al nostro gruppo. In rappresentanza della Sezione di Milano c’erano il presidente Luigi Boffi, il vicepresidente Valerio Fusar Imperatore ed il past –president Giorgio Urbinati.
Si è ripetuto anche quest’anno il tradizionale incontro tra gli Alpini del nostro Gruppo e gli alunni delle Scuole Elementari sanvittoresi secondo un copione talmente collaudato da poter essere inserito nel programma didattico di inizio d’anno. Giovedì 4 quindi all’inizio delle lezioni ci siamo presentati alle Scuole private dove, nel piazzale si sono schierati tutti i bambini da quelli dell’asilo alle classi quinte ed accompagnati dal suono della fisarmonica (seppur con uno sfasamento nel programma ufficiale) tutti si sono esibiti in una fantastica esibizione dell’Inno di Mameli alla quale hanno fatto seguito letture di brani presentate dagli alunni.
Dovrebbe essere un mese molto significativo per ogni gruppo alpino, almeno credo … velocemente ricordiamo l’appuntamento in memoria dei nostri amici alpini “andati avanti”: in contemporanea il 4 novembre ricorrenza d’importanza nazionale. E’ assodato che dove si ignora la storia e il resto del passato significa che quel paese non va e non andrà mai da nessuna parte. L’insieme di tutto questo con il sacrificio di quanti negli anni trascorsi ci hanno dato la possibilità di vivere in questa nostra patria seppur piena di pezze e di acciacchi ci permette di fare, dire, criticare o applaudire: tutto questo è libertà! Diventa dovere di ognuno di noi un piccolo momento nei cimiteri, in particolar modo in quelli di guerra davanti a quelle croci, ai monumenti alla memoria non solo per gli iscritti ad associazioni d’arma tipo la nostra o appartenenti alle forze armate.
Lo scorso 17 settembre abbiamo avuto in sede la gradita visita del nostro Socio Davide Olgiati, Tenente del 6° Alpini di stanza a Cividale in procinto di partire in missione in Afghanistan. E’ stata una bella serata nel corso della quale Davide ci ha parlato dell’intenso addestramento al quale lui e i suoi commilitoni si sono sottoposti in tutti i mesi precedenti la partenza per essere preparati ad affrontare una missione certamente difficoltosa, ma indispensabile per permettere alla popolazione un ritorno alla normalità.
E' ormai qualche tempo che vivo qui, tra le montagne dell'Afghanistan Nord Occidentale, ed è con grande piacere che mi accingo a scrivervi.. Non posso raccontarvi molto: come certo comprenderete la riservatezza è per noi un'abitudine oltre che un dovere, ma ciò che posso fare è aprire per voi una finestra su quello che, in Patria, spesso resta un nome avvolto nel mistero..
Nelle giornate di sabato 4 e domenica 5 settembre alcuni volontari del nostro Gruppo hanno aderito all’invito dell’Associazione “IL SOLE NEL CUORE” finalizzata all’allestimento di un campo di Protezione Civile riservato a ragazzi disabili denominato “Anche Noi Volontari Straordinariamente Abili”. La manifestazione è stata resa possibile grazie alla collaborazione di diverse associazioni che hanno dato la propria disponibilità affinché i ragazzi potessero trovare un ambiente idoneo alle loro problematiche, che prevedeva, tra l’altro la costante presenza di personale medico ed ausiliario per far fronte ad ogni evenienza. La struttura, che ospitava una ventina di ragazzi, oltre ai volontari che anche a rotazione hanno garantito la presenza, era situata sul piazzale I° maggio a Legnano e consisteva in tende modulari gonfiabili destinate a dormitorio, mensa ed infermeria, nonché di una zona cucina che nelle due giornate ha assicurato il sostentamento ai presenti. Numerose sono state le presenze delle Istituzioni che nel corso delle due giornate hanno voluto valorizzare la manifestazione come il Comandante della Guardia di Finanza di Legnano, Col. Fabrizio Rella, e dell’Ing. Di Leo responsabile dei Vigili del Fuoco, Don Paolo della Parrocchia di S. Domenico che ha celebrato la S. Messa e ai numerosi benefattori - sostenitori che il sabato sera hanno cenato al campo, tutti comunque trascinati dall’entusiasmo dell’organizzatrice e vero motore di tutto: Valeria Vanossi che con le sue collaboratrici ha fermamente creduto in questa impresa.
Molto ed in maniera egregia è stato scritto di Giovanni, il nostro “vecio” andato avanti, per cui è quasi impossibile aggiungere qualcosa ma io un piccolo fatterello ve lo devo raccontare.Se per qualcuno non può avere alcun significato per me invece è diventato un gradito ricordo e, nel contempo, un consiglio che spesso mi accompagna; vengo al sodo dunque.Una sera nella nostra sede, come succede in tutte le famiglie, eccoti una bella discussione ma una di quelle toste con un probabile finale forse di cattivo gusto. Giovanni ascoltava defilato, quasi nascosto, mentre “scaldava” fra le mani il suo bicchiere di rosso (era una cerimonia tutta sua). Improvvisamente … “calma fioi, calma qua ghe vol un po’ de umiltà …” Ogni commento mi sembra superfluo: una sola parola, un monito discreto. Eccoli i nostri veci con la V maiuscola. Forse anche per questo non mi sento di ripetere quel “ciao” che mi sembra un saluto di rito perche assiemea quanti ci hanno preceduto lui, il nostro Giovanni, è ancora fra noi.
Ci è giunta in sede questa lettera da parte di Patrizia ed Emilia, rispettivamente figlia e moglie di Giovanni Nicoletti, che volentieri pubblichiamo.
Carissimi Amici Alpini, vi ringrazio sentitamente per la numerosa partecipazione al dolore che ci ha colpiti. Un grande grazie anche all’Amico alpino di Milano, Giuseppe Donelli, che ha voluto onorarci della sua presenza.Un grazie particolare agli Amici alpini che lo hanno accompagnato nella sua malattia e gli sono stati vicini sino all’ultimo. Un grazie a te Franco che hai letto la preghiera dell’Alpino con tanto fervore e dato l’ultimo saluto al vostro amico Giovanni: le tue parole hanno saputo esprimere tutto ciò che è stata l’umiltà e la ricchezza di mio padre. Al mio ultimo saluto, tenendo stretto a me il suo cappello alpino, ho detto a voce alta: ”Ciao papà, ti porto nel cuore!”.Così come porto nel cuore i tanti ricordi di lui e i momenti con voi: dalle Adunate, alle sfilate, alla costruzione della Cappelletta e della nuova sede, alle giornate dall’amico Armando. Così come la vostra presenza nella nostra casa nei momenti di gioia e in questi ultimi momenti di dolore. Così come porto nel cuore l’ultimo “Attenti” degli alpini e “l’appello” del capogruppo Franco che di sicuro è risuonato nell’animo di tutti i presenti. Siamo certe che, come dicono Lorenzo ed Andrea nipoti tanto amati, il nonno Giovanni sia andato in cielo con gli angeli; a loro diciamo che vi ha visti e vi ha salutati con grande affetto e un grande abbraccio dicendovi: “Grazie, Amici miei!” . Grazie ancora di cuore per la vostra vicinanza e la presenza di sempre. Grazie
Quando nel lontano 1978, al termine del servizio militare, entrai a far parte dell’Associazione Alpini, tramite il nostro Gruppo che allora si chiamava “VALLE OLONA”, fu grazie all’interessamento e alla tenacia di alcuni personaggi come Nicolò Brunello, Giuseppe Bertacco e Giovanni Nicoletti che sono poi diventate figure di riferimento per noi Bocia freschi di naia. Per me, per molti prima di me e per tanti che mi hanno seguito, queste persone hanno incarnato l’essenza dell’Alpino e il nostro Giovanni Nicoletti è stato quello che, in ordine di tempo, ci ha tenuto più compagnia trasmettendoci quei valori che sono alla base della nostra vita associativa.
Un’anima buona , con il volto buono, è volata verso il cielo degli eletti; è andata avanti come diciamo noi alpini , per vivere e rivivere, al cospetto di Dio, l’altra vita senza tempo. Giovanni Nicoletti ci ha lasciato ineredità la sua grande bontà; quel sorriso buono, quel suo cuore pieno di tenerezza. Per tutti noi che lo abbiamo conosciuto era una uomo perbene, amabile, sempre disponibile e, cosa sempre più difficile da trovare nelle persone, sempre pronto ad ascoltare. Tutti noi sentiamo la nostalgia del suo volo… Il dolore è il primo colpo d’ala verso l’infinito. La separazione in questa terra è il preludio di una nuova vita. Se è vero che il corpo sta nell’anima come il tempo nell’eternità, Giovanni Nicoletti è vivo nello spirito e nell’anima dei propri cari e in tutti noi alpini del suo gruppo. Ciao Giovanni, un ultimo grande abbraccio.
Nei giorni 23, 24 e 25 luglio nelle vallate che circondano il massiccio dell’Adamello si è svolto il 47° pellegrinaggio organizzato dalle Sezioni di Trento e della Valle Camonica. Questa edizione era intitolata alla memoria di due personaggi che durante la guerra bianca erano nemici sugli opposti versanti e che nel 1968 si sono stretti la mano sulle nevi che li avevano visti protagonisti di epiche imprese: il Colonnello Fabrizio Battanta e il Major Alfred Schaltz. All’alba di venerdì mi ritrovavo con un gruppo di alpini della nostra Sezione a Vaprio d’Adda dove era fissato il ritrovo e, formati gli equipaggi, partivamo alla volta della Val Rendena e precisamente a Spiazzo dove era stato allestito il punto di partenza delle colonne che avrebbero raggiunto il Rifugio Carrè Alto dal versante trentino. E dato che quando la sfiga ci si mette raggiunge sempre il suo scopo, ecco che dopo aver mangiato qualcosa ed esserci caricati in spalla gli zaini incamminandoci sul sentiero, dopo circa due mesi di siccità e caldo torrido, puntuale e previsto si scatena una intensa perturbazione sotto forma di una serie di temporali anche violenti che ci accompagnano per tutte le 4 ore impiegate a raggiungere il rifugio posto a quota 2.400 mt.
Su invito della Onlus “Il Sole nel Cuore”il nostro Gruppo ha accettato di collaborare all’allestimento di un campo per ragazzi disabili dove verranno presentati tipologie di interventi di Protezione Civile a cura dei Vigili del Fuoco, Guardia di Finanza, Carabinieri ecc. Il campo verrà allestito in Piazza 1° Maggio a Legnano nei giorni 3-4 e 5 settembre ed i ragazzi saranno ospitati in una tendopoli allestita espressamente per loro e dove passeranno due giorni assistiti da personale qualificato. Il nostro compito sarà di tipo,logistico e l’invito è rivolto a tutti i Soci disponibili a dare una mano o comunque a partecipare alla cerimonia ufficiale, con S. Messaal campo domenica mattina. Per informazioni più dettagliate, rivolgersi in Sede.
Anche questa’anno il nostro gruppo era presente sul Pasubio e poi in Ortigara. Il viaggio inizia con una sosta al santuario di Monte Berico (Vicenza), poi si prosegue per le valli del Pasubio sino a raggiungere la località di Omo per poi arrivare sul piazzale antistante l’ingresso delle 52 gallerie; qui abbiamo lasciato le macchine e preso lo zaino leggero e le torce elettriche abbiamo cominciato la salita. Ogni galleria è dedicata ad una personalità od a una regione, la galleria più lunga che abbiamo incontrato non finiva mai (386 m.)esaliva a spirale. Da qui nasce la mia prima considerazione: quanta fatica, quanti morti e quanti patimenti per riuscire a espugnare gli austriaci da quelle vette.
Una trentina di ragazzini che partecipano all’oratorio feriale di San Vittore Olona sono stati ospiti mercoledì 14 luglio nella nostra Sede per “conoscere gli alpini”. I responsabili dell’oratorio hanno infatti programmato delle visite nelle sedi delle associazioni sanvittoresi al fine di far conoscere ai ragazzi le realtà che compongono il volontariato del nostro paese. E’ stato veramente un simpatico incontro al quale hanno presenziato anche una decina di nostri Soci che incarnavano un po’ la figura del nonno – alpino nell’immaginario dei ragazzi che hanno fatto il loro ingresso in sede accompagnati dagli animatori e scortati, lungo il percorso dall’oratorio, da un’auto della Croce Azzurra.
Esercitazione di Protezione Civile (Settembre 2010)
ESERCITAZIONE DI PROTEZIONE CIVILE ovvero:
per essere di Milano……….
Nei giorni 25 – 26 e 27 giugno si è svolta nel comune di Vetto nella Val D’Enza in provincia di Reggio Emilia una esercitazione di protezione Civile che riguardava tutte le Sezioni facenti parte del 2° Raggruppamento (Lombardia ed Emilia Romagna). Già da venerdì 25 alcune squadre hanno provveduto all’allestimento, presso il campo sportivo comunale, di una tendopoli completa di strutture ricettive costituite da tende ministeriali, pneumatiche, torri faro, stazione radio, impianti elettrici, docce e sanitari in grado di ospitare la popolazione in caso di emergenza ed i volontari per l’esercitazione. Il nostro gruppetto è arrivato nella serata di venerdì, a causa lavoro, ed abbiamo subito trovato il solito ambiente con gli amici di sempre anche se, ed è questa la cosa bella, ogni volta si ri-conoscono volontari di altre sezioni con i quali oramai è iniziato un rapporto di amicizia.
Domenica 18 luglio un grave lutto ha colpito la nostra Sezione e l’Associazione tutta; una notizia di quelle che non vorresti mai sentire e che ti lascia interdetto: Giuseppe Borella, lo storico Segretario della Sezione di Milano, si potrebbe dire LA SEZIONE vivente ci ha lasciati. Era reduce da un intervento che aveva lasciato strascichi, ma nessuno immaginava un ferale decorsocosì improvviso. Tutti noi siamo rimasti senza parole e quello che ognuno di noi ripeteva riguardava il fatto che sino a pochi giorni prima della scomparsa aveva svolto normalmente quel suo lavoro per tutti noi che di normale nulla aveva in quanto il suo impegno era quotidiano e lo coinvolgeva totalmente. Quando avevi bisogno di una informazione, un consiglio, di trovare un documento dimenticato, Giuseppe era il solo che sapeva dove mettere le mani e la sua memoria era miniera da dove sapevi infine poter trovare una risposta. Altri più in gamba scriveranno di meglio, noi ti diciamo solo: GRAZIE GIUSEPPE per quanto hai fatto e continuerai a fare per noi dal Paradiso di Cantore.
BERGAMO 2010... Adunata bagnata ma fortunata! (Luglio 2010)
BERGAMO 2010…Adunata bagnata ma fortunata!
E’ l’alba di venerdì 7 maggio e siamo pronti per partire alla volta di Bergamo per essere come sempre presenti al più importante degli appuntamenti che ogni anno riuniscono centinaia di migliaia di Alpini, amici simpatizzanti e tante persone che, incuriosite, si uniscono a noi; si tratta dell’annuale Adunata Nazionale degli Alpini. Siamo un poco titubanti e preoccupati, le previsioni meteo sono poco rassicuranti e la pioggia è già caduta in abbondanza nei giorni scorsi, ci si chiede cosa accadrà nei quattro giorni che ci attendono densi di impegni e di appuntamenti e manifestazioni che si svolgeranno sempre all’aperto. Arrivati a Bergamo, nel posto a noi assegnato, ci rendiamo conto che non è possibile nemmeno camminare a piedi poiché il campo predisposto per gli attendamenti è un mare di fango e solo con le ruspe e i trattori si può tentare di transitarvi.
Domenica 13 Giugno la tradizionale festa della Cappelletta . Gli aggettivi sono i soliti e vanno sempre bene: bella, ben preparata ( Ma quanto lavoro ci sta dietro !!! ) , partecipata ( oltre cento i commensali ) in sintesi tu arrivi alla mattina e vai a casa alla sera contento, riposato ( parlo per tutti quelli che come me fanno poco o niente ), e grato per tutti quelli ( e non sono pochi ) che ti hanno dato questa opportunità. Quest’anno due novità rispetto al solito; alla fine della S. Messa la consegna di due medaglie ricordo ai fratelli Confente per i loro 50 anni di appartenenza all’ANA consegnate dal nostro capogruppo Franco e da Giorgio Urbinati ex presidente della Sezione di Milano e ospite gradito con signora; Angelo ed Egidio destinatari della medaglia, visibilmente commossi, ringraziano.
Domenica 6 Giugno una buona rappresentanza del nostro gruppo ( più di dieci tra alpini e simpatizzanti ) si è recata a Ponte Selva per il tradizionale appuntamento annuale. Anche quest’anno è riuscito benissimo. Tempo splendido, partecipazione numerosa, buona organizzazione il tutto in quel contesto sorto in quella bellissima località dove Monsignor Antonietti ha creato il posto di accoglienza dei bambini orfani di guerra. Una banda musicale di Ombriano pimpante con un direttore giovane, bella ( era una donna ), entusiasta ci ha intrattenuti durante la mattinata con una serie di brani, obbligatoriamente alpini, ben eseguiti.