Associazione Nazionale Alpini -
Gruppo di San Vittore Olona- Via Alfieri - 20028 San Vittore Olona (MI)
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Come ogni anno gli iscritti si ritrovano per un momento dedicato alla memoria dei nostri Soci che ci hanno preceduto, dei nostri “veci” come si usa dire fra noi. E’un dovere consequenziale all’iscrizione all’Associazione e, ancora per questo motivo, diventa un appuntamento cui tutti gli alpini dovrebbero essere presenti.E’ difficile giustificare l’assenza di molti di noi trattandosi di una ricorrenza in calendario dall’inizio dell’anno, rammentato, ricordato nel nostro giornalino … altrimenti a cosa serve … cosa ci sta a fare … senza dimenticare i continui richiami del capogruppo! Sempre presenti ci onorano con la loro presenza gli amici della “Benemerita” nella persona del maresciallo comandante la stazione dei carabinieri in servizio, sull’attenti con noi durante la cerimonia dell’alzabandiera nella nostra sede.
Nel mese di aprile i componenti della squadra S.I.A. della Protezione Civile Sezionale hanno partecipato a due appuntamenti addestrativi. Sabato 10 il ritrovo era fissato a Pessano con Bornago presso la prima “casa” che Don Carlo Gnocchi istituì per accogliere i mutilatini e gli orfani dei caduti in guerra e che ancora oggi riveste una forte carica simbolica per l’intera Fondazione. La casa è circondata da un parco di 4 ettari che richiede una costante e costosa manutenzione che, per le risorse sempre carenti dell’Ente, si affida al volontariato e alla costanza degli amici del Gruppo di Cernusco sul Naviglio da sempre custodi del monito del Beato Don Gnocchi: “Amis, ve racumandi la mia baracca”. E all’area verde di quella “baracca” ci siamo dedicati in quella giornata, aiutati dagli alpini della Sezione di Reggio Emilia e di Bolzano che, per vincoli di amicizia di naia paracadutistica-alpina, sono sempre disponibili ad accogliere l’invito del buon Biffi di Cernusco.
L’aver partecipato a due turni con la Protezione Civile in Abruzzo non mi autorizza allo sciocco autoincensamento dell’… io c’ero … tutt’altro pensando a quanto sotteso durante questa ulteriore esperienza di volontariato. Da allora, per quanto mi riguarda, ogni volta si presenti l’occasione di vedere qualche programma in tv o partecipare a serate inerenti a quella terribile calamità del terremoto mi trova coinvolto sia emotivamente sia sulle speranze inerenti allo specifico o all’auspicabile totale recupero … sulla cui realizzazione primeggiano non pochi dubbi. Ho aderito volentieri ad accompagnarmi agli amici del gruppo per partecipare alla serata indetta dall’amministrazione comunale e dal gruppo degli alpini di Abbiategrasso durante la quale è stato “affidato” il cospicuo assegno di 60.000,00 euro quale contributo pro Abruzzo.
Con l’anno nuovo sono iniziati gli incontri e gli appuntamenti riguardanti l’organizzazione e la riorganizzazione del Nucleo di protezione Civile sezionale dopo il periodo di emergenza derivato dal terremoto in Abruzzo che ha visto coinvolte decine di volontari della nostra Sezione. E’ così che sabato 20 febbraio, presso il 3P di Cesano Maderno, Il nuovo coordinatore pro tempore, Giuseppe Donelli, designato in sostituzione di Espero Carraro ha illustrato ai volontari presenti quali saranno gli impegni futuri e l’impegno che sarà richiesto a chi, seriamente e liberamente, decide di restare a far parte di una struttura che deve poter contare su uomini e donne disponibili a donare il proprio tempo per essere pronti ad aiutare gli altri.
E’ così che, come programmato nell’incontro al Rifugio Piazza lo scorso dicembre, domenica 1 febbraio si è svolta la prima uscita addestrativa della squadra che prevedeva il ritrovo a Pizzino in Val Brembana dalla quale, attrezzati con ciaspole, sci e scarponi si doveva raggiungere la località dei Piani di Artavaggio dove si sarebbe svolta una lezione di ripasso sui nodi e le tecniche di assicurazione. Con il termine del periodo legato all’emergenza del terremoto in Abruzzo dello scorso aprile, sono riprese le esercitazioni della Squadra di Intervento Alpino con l’intenzione di recuperare il tempo dedicato a cause certamente più importanti.
Sabato 16 gennaio ore 7 mi sveglio, guardo dalla finestra : è tutto bianco, un freddo boia………. penso agli alpini che, fra un’ora, si devono trovare in sede per preparare il falò e me li immagino i sette/otto volontari che, infreddoliti, preparano la catasta per la sera . Sono, solamente con lo spirito, al loro fianco( puttost che nient l’è mei puttost….. ). Sicuramente allietati da qualche genere di confort ( possiamo immaginare…. )ne avranno avuto per più di tre ore sicuramente perché la catasta di circa sei metri di altezza sulla cui cima era seduta “ la vecchia “ era grande, bella, fatta bene, insomma costruita proprio a regola d’arte.
Martedì15 dicembre alle ore 20,45 in un affollatissimo Duomo, il coro ANA di Milano accompagnato dalla Orchestra Sinfonica Giuseppe Verdi, ha tenuto un concerto straordinario in onore del Beato Carlo Gnocchi. Eravamo veramente in tanti ad ascoltare i canti alpini oltre agli inevitabili bis che i veci di Massimo Marchesotti, corista come gli altri in quanto Giovanni Veneri, oltre alla sua orchestra, dirigeva anche il coro, e , come si sapeva già prima di iniziare, ogni singolo brano ha ottenuto unanimi consensi.
Il terribile terremoto dello scorso 6 aprile che ha sconvolto l’Abruzzo e la partecipazione massiccia alle operazioni di soccorso da parte dei volontari, in special modo dei componenti della S.I.A., ha avuto come naturale conseguenza l’annullamento quasi totale delle esercitazioni programmate per il 2009. Rientrata finalmente l’emergenza con un parziale ritorno alla normalità, abbiamo ripreso il calendario addestrativo dove l’avevamo lasciato ed è così che domenica 20 dicembre 2009 un discreto numero di alpini e non (c’erano i miei due figli come “imbucati” ufficiali) si è dato appuntamento a Rancio sopra Lecco e, zaino in spalla, ha raggiunto il Rifugio Piazza al Monte S. Martino luogo da anni deputato all’uscita di dicembre nel corso della quale viene stilato il programma addestrativo per l’anno seguente.
E’ pur vero che fa tutto parte del corso naturale della vita, ma la notizia ricevuta dal mio amico di naia torinese Antonio la sera del 3 gennaio è di quelle che non vorresti mai sentire: “Franco, ho ricevuto una telefonata da un non precisato alpino della Valle D’Aosta che mi informava della scomparsa di Marcel avvenuta ieri”. Non so come avere conferma e tramite Internet trovo il nome del Presidente della Sezione Valdostana che chiamo immediatamente.Purtroppo mi conferma che in quel momento al telegiornale regionale stanno dando la notizia: Marcel Messelot, per ogni alpino che è transitato da Aosta negli anni ’60 – ’90 semplicemente Papà Marcel, è mancato sabato 2 gennaio.
S. Messa in Duomo: a ricordo di chi è “andato avanti”
Com’è ormai tradizione anche quest’anno in Duomo a Milano, si è svolta un’importante cerimonia che vede coinvolti gli Alpini, si tratta della S. Messa che si celebra a suffragio di tutti gli Alpini andati avanti. Questo appuntamento che vede coinvolti non solo gli Alpini, ma anche la popolazione residente a Milano e non, si sta ingigantendo ogni anno sempre più. Il numero di partecipanti, infatti, si incrementa di volta in volta vuoi perché ci si passa la voce vuoi perché queste cerimonie sono sempre più sentite da tutti, e comunque suscitano sempre più curiosità anche da parte di chi direttamente interessato non lo è. A dimostrazione del fatto, passando tra la folla di gente che popolava la piazza e le vie interessate al percorso della sfilata, ho potuto sentire parecchi stranieri di vari paesi che a loro modo interpretavano ciò che stava accadendo, naturalmente incuriositi. Dobbiamo sapere che anche se tutto ciò avviene in Duomo a Milano la cerimonia coinvolge le sezioni e i gruppi di tutti i paesi ove ci sono sedi Alpine. Lo dimostra il fatto che erano presenti circa 300 Gagliardetti dei vari gruppi ed anche qualche gruppo residente in altri paesi europei e non, che ha partecipato alla bellissima cerimonia.
Come sempre la nostra Assemblea si apre conl’omaggio alla Bandiera e con un minuto di raccoglimento in onore e memoria dei militari che, anche quest’anno hanno perso la vita in servizio nelle varie parti del mondo dove sono stati inviati a svolgere il loro dovere; a loro e alle loro famiglie vada il nostro più profondo senso di gratitudine. Alla loro memoria associamo quella dei rappresentanti delle Forze dell’Ordine che ogni giorno, silenziosamente e molte volte in un clima di denigrazione per quanto fanno, pensano alla nostra sicurezza.
Venerdì 4 dicembre nei locali della sede di via Alfieri si è svolta l’ Assemblea Ordinaria del Gruppo Alpini di San Vittore Olona. Erano presenti 24 Alpini, 6 Amici e 1 futuro nuovo socio che sarà iscritto dal mese di gennaio. Dopo la verifica dei poteri si è fatto l’omaggio alla Bandiera e quindi la nomina del Presidente dell’ Assemblea che è stato Gigi Rodeghiero, consigliere sezionale addetto al nostro gruppo. Il Capogruppo ha letto la relazione morale, riportata in altra parte del giornale, ed il segretario quella finanziaria. Si è stabilito che la quota associativa rimanesse invariata dato che non vi sono state modifiche a livello sezionale e nazionale.
La sera di mercoledì 9 dicembre, nel corso della serata organizzata presso la sede Sezionale di Milano dedicata allo scambio degli auguri tra i Soci e famigliari, ha presenziato anche una nostra delegazione. Il motivo della nostra partecipazione derivava dal fatto che nel corso della serata sarebbero stati assegnati riconoscimenti ad Alpini della Sezione che si erano particolarmente distinti nella vita associativa. Con un passa parola i membri della S.I.A. erano stati allertati ed avvisati in anticipo che nel corso dell’incontro sarebbe stata consegnata una targa al nostro grande Vecio della squadra: Giovanni Frattini. Giovanni infatti, dalla costituzione della squadra avvenuta nel lontano 1989, è sempre stato presente a tutte le uscite ed iniziative intraprese e, all’inevitabile ritiro dalla partecipazione attiva del fondatore Franco Mazzucchi, è diventato il responsabile e referente S.I.A. assumendo il ruolo di coordinatore.
Mentre il buon Goffredo Mameli si contorce nella tomba la memoria va al senatore Ciampi, a quanto si era adoperato per ridare dignità alla nostra Italia degradata a “paese”, Questo nostro bel paese supportato con sufficienza anche da molti dei nostri onorevoli: Quindi non più amore di patria concetto vecchio, obsoleto, ormai eroso dal tarlo degli anni ma esaltazione e celebrazione con un più giovane e moderno amor di paese!! Assieme al senso di Patria il Sen. Ciampi si attivò affinché il nostro inno nazionale avesse a buon diritto un posto d’onore e non rimanesse soltanto una musichetta d’identità nazionale nelle manifestazioni sportive. Il risultato è sotto gli occhi di tutti :il tricolore è riapparso negli edificio pubblici, scuole, comuni, complessi sportivi, ecc. e, ugualmente, l’inno nazionale ha ripreso dignità. Perfino qualche politico ne sillaba le parole: fa niente se, forse, ignora di cantare la prima o la seconda strofa; il popolo comune ci mette il carico accentuando il rataplan rataplan del ritornello e gli sportivi si onorano di cantarlo a squarciagola.
Don Carlo Gnocchi ... finalmente Beato ( Dicembre 2009 )
Don Carlo Gnocchi… finalmente Beato!
Sabato 24 e Domenica 25 Ottobre un’importante cerimonia che coinvolgeva in particolar modo tutti gli Alpini, aveva finalmente inizio, si trattava nientemeno che della tanto attesa beatificazione di Don Carlo Gnocchi cappellano Alpino che ha partecipato in prima persona alla tragica Campagna di Russia. Penso che non sia necessario spendere parole sulla sua vita, poiché tutti sanno come Lui stesso in prima persona abbia vissuto le tragedie di questa triste vicenda e come poi abbia proseguito nell’assistenza di chi aveva bisogno, in particolar modo i mutilatini di guerra.
La cerimonia ufficiale della commemorazione del 4 novembre organizzata dall’Amministrazione Comunale si è svolta domenica 8, sotto la guida del nostro cerimoniere, Angelo, seguendo l’oramai collaudato programma che ha visto il ritrovo presso il Palazzo Comunale da dove ci siamo diretti alla Chiesa Parrocchiale per la celebrazione della S. Messa. Erano presenti, oltre al Gonfalone Comunale e al nostro Gagliardetto, i rappresentanti delle altre associazioni sanvittoresi che hanno voluto portare la loro testimonianza in questa ricorrenza e tra loro, quello che mi ha come sempre fatto più piacere era l’alfiere delle Scuole Elementari segno di una continuità che da sempre è per noi impegno primario.
Anche quest’anno, come da tradizione, abbiamo avuto il solito incontro con i ragazzi delle scuole in occasione del 4 novembre. L’appuntamento era prima alle scuole private delle Suore Sacramentinedove tutti, dai più piccoli dell’asilo fino a quelli delle quinte erano schierati di fronte al palo dell’Alzabandiera e alla presenza del nuovo Sindaco e della nuova amministrazione comunale hanno iniziato a cantare e suonare l’inno di Mameli. Dopo un breve discorso del Sindaco e del nostro Capogruppoi bambini sono rientrati e noi eravamo attesi dalle quinte, per l’occasione riunite in una sola aula,e siamo stati subissati di domande che vertevano più che altro sulla figura degli alpini volontari e sulla protezione civile. Stesso copione si è svolto alle scuole elementari statali dove l’unica variante è stata la visita al Cimitero con le quinte per la deposizione di un lume ed un mazzo di fiori alla tomba ai caduti e la recita di una preghiera.
Elementare come può essere una castagnata all’aperto.Nel nostro caso: un bel prato, un grande braciere ricolmo di croccanti e gustose castagne con attorno un gruppo di alpini impegnatia tagliare, mescolare, arrostire e, alla fine aiutati dalle insegnanti , a distribuire ai ragazzi quei saporiti frutti autunnali. Elementare, in realtà, perché giovedì 29 ottobre il nostro gruppo si esibiva in tale impresa culinaria invitato dalle insegnanti delle scuole elementari con il valido supporto di alcune mamme. Le maestre, oltre al dovere di docenza, si erano attivate per l’occasione attrezzando i bambini con bicchieri di plastica ed ingegnosi cartocci fatti con fogli di giornale e tanta buona volontà. E’ stato splendido, meraviglioso vedere quei frugoletti curiosi, agitati fino all’ansia in attesa di gustare, alcuni forse per la prima volta, quel dono di natura chiamato castagna.
Giovedì 5 novembre la nostra Sede ha ospitato il Prof. Giancarlo Restelli, docente di storia presso l’ITIS Bernocchi di Legnano, che ci ha intrattenuto con una serata dal titolo “VITA E MORTE NELLE TRINCEE DELLA GRANDE GUERRA”. L’incontro è stato accompagnato da filmati dell’epoca che illustravano le condizioni in cui i soldati erano costretti a vivere, e molto spesso morire, vittime di strategie contorte che li relegavano a semplici pedine in uno scenario di guerra che alla fine costò, solo all’Italia, oltre 650.000 morti ed un numero impressionante di feriti molti dei quali con invalidità permanenti.
Venerdì 30 ottobre e lunedì 9 novembre il sottoscritto e Pio siamo stati invitati da Don Gabriele, coadiutore della Parrocchia di San Vittore, a due incontri rispettivamente con i cresimandi e con gli adolescenti per portare una testimonianza sul tema della solidarietà. Confesso che eravamo abbastanza titubanti all’idea di “salire in cattedra” anche se, coadiuvati dalle fotografie forniteci dallo staff tecnico del Gruppo, dal clima di cordialità, e dalle domande dei ragazzi, tutto è filato liscio. Il supporto visivo proposto al nostro “pubblico” era costituito la foto, anche datate, riguardante i principali interventi di Protezione Civile ai quali abbiamo partecipato negli ultimi 15 anni che terminano con la partecipazione alle attività legate al recente terremoto in Abruzzo. Particolare accento è stato posto sull’importanza delle esercitazioni che consentono ai volontari di essere sempre preparati e alla prevenzione che riveste un ruolo primario nell’evitare situazioni di pericolo. Le domande dei ragazzi sono state sempre precise e denotavano una curiosità verso un mondo che ai loro occhi appare forse un po’ romanzato ed è stata nostra cura spiegare loro che la solidarietà, della quale il volontariato è la forma più evidente, è a portata di tutti, non è competenza di “superman” o di eroi, anche perché il vero eroismo oggi consiste nel non lasciarsi trascinare dalla massa o cedere alla sfiducia, ma credere nel futuro, consapevoli che ogni giorno migliaia di persone si dedicano silenziosamente agli altri anche con piccoli gesti che, messi insieme, formano un patrimonio prezioso per ogni comunità. Al termine abbiamo a nostra volta ringraziato per l’opportunità che ci è stata data di fare qualcosa di buono e per quanto riguarda gli educatori …. siamo già stati “prenotati” per altri incontri.
L’edizione 2009 del Raduno del 2° Raggruppamento ha avuto luogo il giorno 18 ottobre a Fiorano Modenese ed ha interessato tutte le 20 Sezioni della Lombardia e dell’Emilia Romagna che comprendono 1352 Gruppi. Questo appuntamento, giudicato in ordine di importanza, secondo solo all’Adunata Nazionale, ha visto confluire nella cittadina emiliana, migliaia di penne nere che hanno inteso dimostrare l’appartenenza a una Associazione che, come ha ricordato il Presidente Perona, è più che mai attuale e viva. La partenza a ora antelucana in quel di Arese era fissata per le 5,45 ed il nostro Gruppo era rappresentato da 4 Soci che si sono uniti agli amici dei Gruppi di Cesano Maderno, Limbiate, Bollate ed appunto Arese.
Nella serata di giovedì 15 ottobre le rappresentanze di Associazioni d’Arma e Civili si sono date appuntamento alla Chiesa della Boretta di Cerro Maggiore per la tradizionale S. Messa in ricordo di tutti i Caduti in Servizio e nel corso di missioni umanitarie. Eravamo come sempre presenti in tanti, tutti desiderosi di portare la nostra testimonianza di solidarietà a chi ha donato il bene più prezioso lavorando per gli altri, ed il colpo d’occhio all’esterno della chiesetta era notevole: Associarma, Paracadutisti, Fanti, Carabinieri, Crocerossine, Protezione Civile, Granatieri, Avis, Aido, naturalmente Alpini e molti altri Labari associativi, oltre al Comandante Lisciandro dei Carabinieri e al Colonnello della Caserma S. Barbara di Milano.
Domenica 27 settembre i componenti della S.I.A. si sono recati in Grigna per rendere omaggio alla targa che ricorda Giorgio Mazzucchi, figlio di Franco il fondatore della nostra squadra. Giorgio, allora 26enne in procinto di laurearsi perse la vita cadendo in un canalone della Grigna mentre si dedicava alla sua grande passione: la montagna; nel suo ricordo papà Franco divenne sostenitore della delegazione lariana del Soccorso Alpino e. all’interno della Sezione di Milano, volle istituire una squadra destinata alla ricerca dei dispersi in montagna. Da anni saliamo in Grigna per onorare la memoria di Giorgio e anche quest’anno l’appuntamento è stato rispettato con una variante rispetto agli ultimi anni: questa e l’altra commemorazione in ricordo dell’amico Figel hanno visto la presenza di un nutrito numero di membri della squadra che, a causa dell’emergenza terremoto in Abruzzo, ha visto ridursi le uscite addestrative programmate nel 2009 decidendo comunque di tener fede a questi appuntamenti.
Foto di ONNA completamente distrutta dal violento sisma dello scorso aprile.
Due perché dopo la prima esperienza di maggio ho avuto l’opportunità di ritornare in quella terra d’Abruzzo martoriata dal terremoto. Stesso campo " il Globo" alla periferia dell’Aquila gestito per la totalità dall’ANA. Il gruppo dei volontari, non quello della volta precedente, si è affiatato da subito coeso dallo spirito che caratterizza gli iscritti all’ANA. Ho ritrovato la stessa gente alloggiata nelle tende piazzate a mo’ di accampamento militare, ho riascoltato i vecchi discorsi ormai sempre più attuali: il ritorno nelle proprie abitazioni oppure l’assegnazione dei nuovi fabbricati e, come direbbero i nostri veci con l’inverno alle porte … arivarem a baita? .. Riconfermo, se ce ne fosse bisogno, l'assoluta assenza di lamentele intrise di sfiducia nei confronti dello stato, degli aiuti prestati dall'esercito e dai volontari della protezione civile operativi dopo solo due ore in quella terribile notte d'aprile.
Come oramai succede da alcuni anni a questa parte, l’ultima domenica di agosto è dedicata alla memoria di quegli amici che ci hanno lasciato mentre condividevano quell’amore per la montagna che da sempre ci unisce. A differenza delle ultime volte, quando si formavano due squadre che raggiungevano rispettivamente la targa Giorgio Mazzucchi sulla Grigna e quella dedicata a Francesco Figel sul monte Due Mani, quest’anno si è deciso, anche a causa del terremoto in Abruzzo che ha sconvolto giustamente tutti i programmi addestrativi, di recarci tutti in entrambi i luoghi. Il primo ad essere visitato è stato appunto quello dedicato alla memoria di Francesco Figel scomparso durante una uscita addestrativa della S.I.A. nel febbraio del 2002.
Il guidoncino del Gruppo sulla vetta del Breithorn centrale nel gruppo del Monte Rosa
La stagione autunnale è ormai alle porte ed è giunto il momento di fare un bilancio dell’estate. Anche quest’anno la montagna ci ha offerto l’occasione per condividere tanti bei momenti. Come Sisifo che, destinato per l’eternità dagli dei a spingere un masso enorme verso la cima della montagna, non smetteva mai di risalire verso la vetta, così l’Alpino è costantemente impegnato a salire verso alte cime che, una volta raggiunte, diventano nuove partenze, nuovi inizi.
Anche nel nostro Gruppo, così come richiesto dalla Sede Nazionale, mercoledì 8 luglio è stato ricordato il 90° anniversario della fondazione dell’Associazione Nazionale Alpini. Rispecchiando il programma che lo scorso anno ci aveva visti ricordare la fine della Grande Guerra, anche questa cerimonia ha volutamente rispecchiato un cerimoniale semplice, ma allo stesso tempo denso di significato che prevedeva la lettura della Preghiera dell’Alpino, seguita dal messaggio che il Presidente Nazionale Perona a voluto far giungere a tutti i Gruppi, il tutto preceduto da quello che da sempre è il gesto più importante per noi alpini: l’Alzabandiera. Il sapere che contemporaneamente la stessa cerimonia veniva celebrata in oltre 4.300 sedi di Gruppi alpini sparsi sul territorio nazionale, dava la vera consapevolezza di appartenere ad una grande famiglia che si riconosce in valori ed ideali che ci hanno tramandato i nostri Veci e che è nostro dovere trasmettere alle future generazioni.
Anche quest’anno il “nostro Gruppo” è salito sull’altipiano dei sette comuni per partecipare alla commemorazione di due storiche date: il 90° compleanno della nostra associazione con una cerimonia che si è svolta in Asiago e alla ricorrenza annuale che si ripete ormai da decenni, caratterizzata dal costante aumento degli alpini sia alla Chiesetta del Lozze che in vetta all’Ortigara in virtù di quel motto scolpito sulla Colonna Mozza “Per non dimenticare”. Tre parole celebrate dal’ nostro presidente Perona con una commossa analisi della nostra associazione, della sua vitalità e validità attuale e futura.
Domenica14 Giugno il gruppo Alpini di San Vittore Olona ( per la verità non tanti alpini e una valanga di amici ) si è ritrovato, in un clima simpatico e cordiale, per l’annuale festa della cappelletta. Come sempre succede ci siamo trovati benissimo. Eravamo in tanti, oltre 120 a tavola, ma a casa dei Colombo - Ciapparelli fossimo stati anche il triplo saremmo stati altrettanto bene. Il tempo era splendido e al pomeriggio altri graditi ospiti sono venuti a trovarci apprezzando la unicità dei nostri incontri.
A distanza di un mese e mezzo dal terribile terremoto che ha colpito l’Abruzzo il sottoscritto, Pio ed altri nove volontari della Protezione Civile dellaSezione di Milano ci siamo recati a dare il nostro aiuto a quelle popolazione così duramente colpite da quella immane tragedia. Dopo aver viaggiato tutta la notte prima delle 7 di sabato mattina siamo giunti al Campo Globo, gestito dall’Associazione Nazionale Alpini e abitato da più di mille persone distribuite in 140 tende.