Associazione Nazionale Alpini -
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25° Anniversario Gruppo di Gessate (Novembre 2008)
25° Anniversario Gruppo Alpini di Gessate
Sono le 8 del mattino di una domenica di settembre, la prima del mese per la precisione ed un gruppo di 4 persone, tra le quali ci sono anche io, partono per Gessate dove gli alpini del posto celebrano il 25° anniversario di fondazione del gruppo.
Alcuni si domanderanno per quale motivo solo 4 persone sono mobilitate per una ricorrenza così importante, ma è subito spiegato il motivo: la mostra mercato di Canegrate in concomitanza a questa festa, ci impegna con la presenza di altri soci del gruppo presso lo stand da noi allestito, ma di questo se ne parlerà in un'altra occasione.
Ricordiamo a tutti i Soci che nei giorni 18 e 19 ottobre 2008 si svolgerà a Vigevano il Raduno del 2° Raggruppamento che comprende 20 Sezioni della Lombardia ed Emilia Romagna rappresentanti 88.000 alpini e 21.000 aggregati.
Questa manifestazione che, è giusto ricordare, è seconda solo all’Adunata Nazionale, è inserita nelle celebrazioni per l’80 di fondazione della Sezione di Milano e questa ricorrenza deve essere onorata da TUTTI i Soci che devono sentirsi in dovere di dare la propria disponibilità per i preparativi e di partecipare alla sfilata.
“A QUESTI PRODI VIGILI SUI MONTI NON PARVE SORTE DURA PRECIPITARE A VALLE SOTTO LA VALANGA IMMANE SE IL VERDE DELLE FIAMME E IL ROSSO DEL SANGUE LORO SULLA NEVE SIMBOLEGGIARONO AL TERMINE ESTREMO DEL FRONTE DI GUERRA LA GLORIA DEL TRICOLORE”
Queste le parole impresse sul cippo che, al cimitero degli Alpini posto a 2.380 mt. nel vallone dello Scerscen, gli alpini del Gruppo di Lanzada in Val Malenco hanno voluto dedicare a 24 nostri fratelli lassù periti.
Come avviene da alcuni anni, l’ultima domenica di agosto, i componenti della S.I.A. si recano sulle montagne lecchesi per ricordare gli amici “andati avanti”.
E per questo motivo che il 31 agosto due squadre si sono recate rispettivamente sulla Grignetta e sul monte Due Mani per posare un mazzo di stelle alpine sulle targhe che ricordano Giorgio Mazzucchi e Francesco Figel.
Anche quest’anno, e precisamente dal 30 agosto al 7 settembre, saremo presenti con un nostro stand alla tradizionale Mostra Mercato di Canegrate che di anno in anno vede aumentare il numero di presenze di visitatori. E’ questa per noi un’occasione per rendere partecipe la popolazione su quelle che sono le nostre iniziative in campo sociale ed associativo, dalla riscoperta delle tradizioni, alla Protezione Civile.
Siamo presenti alla Mostra Mercato di Canegrate al PAD. B STAND N° 140
Finalmente sono riuscito o quasi ad andare sull’Ortigara; dico quasi perché per il tempo particolarmente inclemente abbiamo preferito fermarci alla chiesetta del Lozze. Per me che era la prima volta che vedevo la cerimonia per ricordare i caduti dell’Ortigara è stata molto emozionante, si può dire che è stato un “battesimo”: pioggia tanta, tanta, tanta e grandine ma per fortuna ero abbastanza ben protetto da una buona mantella.
Domenica 1 Giugno abbiamo trascorso assieme a tanti alpini e amici quel simpatico appuntamento che, per noi gruppo alpini di San Vittore Olona, si chiama la festa della Cappelletta.
Il tempo è stato clemente con noi e le premesse non erano incoraggianti.
L’accoglienza della famiglia Colombo-Ciapparelli è quella di sempre; gli aggettivi sono già stati tutti utilizzati ma rimane sempre unica. La loro cordialità, simpatia, buon gusto, calore, amicizia ti fa sentire come a casa tua e per questo non finiremo mai di ringraziarli.
Domenica 8 giugno la Sezione di Milano si è ritrovata all’ormai tradizionale raduno di Ponteselva. Anche se il tempo non lasciava ben sperare la festa si è svolta nel migliore dei modi. Iniziando con l’Alzabandiera seguito dalla Santa Messa; la consueta passeggiata nel verde della pineta purtroppo non si è potuta fare dato che la pioggia dei giorni precedenti ha reso impraticabile il percorso.
Nei giorni 13-14 e 15 giugno si è svolta a Luino una esercitazione di Protezione Civile che ha visto impegnati i volontari alpini del 2° raggruppamento.
Come nelle precedenti operazioni, seppur di addestramento, l’intenzione dell’Associazione è quella di operare attivamente sul territorio con lo scopo di lasciare un segno tangibile dell’intervento donando alla popolazione un buon ricordo degli alpini.
Cari alpini voglio farvi sapere in due righe la mia impressione sull’Adunata di Bassano. Sono i giorni che ti restano sempre dentro: i preparativi, il lavoro, gli imprevisti, il convivere con Soci e non, la gioia di essere finalmente partecipi di questa grande stupenda avventura.
Erano le 8,30 quando noi del gruppo di San Vittore Olona ci siamo posizionati su Viale Venezia, lungo il viale della sfilata, si era già formato un doppio cordone di gente aumentato col passare delle ore, sino a diventare muraglia invalicabile.
Giovani, anziani, bambini, ragazze, donne in una babele di dialetti che tradivano la loro provenienza. Inconfondibili i dialetti bergamaschi e bresciani. La bella manifestazione è iniziata alle 9,30 e conclusasi alle 21,00 con tre ore di ritardo.
Era veramente una sala piena quella che, sabato 17 maggio, ha accolto l’esibizione del Gruppo Sherkin che ha proposto una serata all’insegna della musica e delle tradizioni irlandesi.
Mi succede molto spesso di essere “positivamente” geloso di quanti sanno utilizzare al meglio e con apparente facilità il nostro bel italiano: con le parole o con gli scritti sanno ricostruire, sanno far rivivere fatti, avvenimenti e suscitare magicamente emozioni o quanto esiste di più intimo e personale.
Ho fra le mani il programma del Gruppo alpini di Limbiate inviatoci per informare e coinvolgere nella loro festa, nel loro 50° di fondazione gli amici della Sezione di Milano e non, assieme ad amici e simpatizzanti d’ogni dove...
Più di una cinquantina di volontari della nostra Protezione Civile provenienti da diversi Gruppi della Sezione hanno raccolto la chiamata ai lavori per dare una “bella botta” ai lavori al 3P, il nostro deposito logistico a Cesano Maderno.
Sabato 5 aprile ci siamo quindi ritrovati e, man mano che le squadre si formavano, venivano assegnati gli incarichi forti del fatto che di lavoro ce ne era per tutti e dato che la buona volontà non mancava i risultati alla fine sono stati evidenti...
Venerdì 18 Aprile alle ore 20,50 presso la Sede verrà proiettato un filmato di Marco Paolini, tratto dal libro “Il sergente nella neve” di Mario Rigoni Stern.
Nel monologo si parla della ritirata di Russia e di Nikolajewka vista dagli alpini che sono sopravvissuti. Tutti, non solo i Soci, sono invitati a partecipare.
Per chi c’era è stato gratificante e per gli assenti…peccato…un’occasione mancata, un’occasione molto semplice ma sempre preziosa quanto può rivelarsi un’incontro fra amici che vogliono, per un momento, staccare la spina e buttare alle spalle le quotidiane preoccupazioni.
Detta così sembrerebbe un riferimento ad una festa, una gita, mentre non bisogna dimenticare, anzi, che il vero e principale motivo del nostro esserci ritrovati in quella data è la volontà di non dimenticare.
L’annuale Assemblea Generale della sezione di Milano si è svolta domenica 9 marzo presso l’aula magna gentilmente messaci a disposizione dall’Istituto dei Tumori di Milano.
Alla presenza dei Soci che hanno così inteso adempiere al proprio diritto-dovere di partecipazione a quello che è e dovrebbe essere considerato da tutti la massima espressione associativa, si è dato inizio ai lavori.
Alla chetichella, senza troppo clamore, è entrata in vigore la legge n° 194 del 22 agosto 2007 che offre a coloro che hanno evitato il servizio militare dichiarandosi obiettori di coscienza la possibilità di rinunciare a tale condizione e quindi di poter usare le armi, arruolarsi in corpi armati o nell’industria degli esplosivi, come prima era loro vietato.
Una madre va a piangere calde lacrime dal Parroco: suo figlio sta passando la visita militare.
Il Parroco la consola dicendo:” Non si preoccupi troppo signora, tutto non è ancora perduto; non sa neppure cosa faranno di suo figlio. Se lo mandano ai servizi ausiliari è come se lo riformassero; se lo mettono nel servizio attivo, delle due, una: o c’è la guerra o non c’è la guerra. Se non c’è la guerra va tutto molto bene; se c’è la guerra delle due, una: o va al fronte o resta in qualche caserma.
Eh si, il coro alpino che si è esibito domenica 10 febbraio in onore degli ospiti della Casa di Riposo di San Vittore Olona non aveva niente da spartire con gli ultimi coristi (?) responsabili del malore di molti spettatori (ebbene si eravamo noi, il tipico coro fai da te!).
Scherzi a parte gli amici del Coro A.N.A. di Magenta ci hanno fatto fare una gran bella figura sia con gli anziani ricoverati, con i loro parenti nonché le persone che, passando per strada entravano a godersi lo spettacolo.
Martedì 19 febbraio nella chiesa di S. Maria del Rosario a Milano, la stessa che aveva accolto il Grande Vecio Bruno Anselmi, gli alpini della Sezione hanno dato l’estremo saluto a Mario Castelli Consigliere Sezionale stroncato da un male incurabile.
Purtroppo il giorno lavorativo e la comunicazione tardi riguardo l’orario delle esequie non ha consentito a molti di essere presenti, anche se quanti l’hanno conosciuto saranno stati vicini al dolore della famiglia.
Queste mie note sul falo’ di S. Antonio sono per descrivere le mie emozioni ad integrazione di quanto già ben descritto nel numero precedente.
Ho potuto assistere all’evento grazie al rinvio per pioggia a sabato 19 gennaio. Ero contento e così sono arrivato per tempo sul posto ahimè senza il mio cappello. Questa dimenticanza ha causato i giusti rimproveri di tutti gli alpini presenti; ma ormai ero lì e così, abbastanza inosservato per l’assenza del cappello, mi sono divertito a vedere e sentire i commenti della gente.
Ci è giunta dalla Sede Sezionale una richiesta che ben accogliamo.
Riguarda la disponibilità di portare a conoscenza dei Soci la possibilità di entrare a far parte del nucleo di Protezione Civile Sezionale promuovendo l’ingresso di nuovi volontari. Come abbiamo avuto modo di dire in altre occasioni per fare ciò non è necessario essere Rambo, ma solo avere buona volontà e voglia di fare qualcosa per gli altri facendo parte di una struttura dotata di mezzi ed attrezzature che permettono di operare in sicurezza propria e degli altri.
Note in margine a un fenomeno sorto in seno alla società e morto per consumazione.
Già, obiettore di coscienza, chi era mai costui? Tra i nostri lettori qualcuno se ne ricorda?
Opportuno rinfrescarci la memoria: obiettore di coscienza era quel giovanotto che, chiamato per servire in armi la Patria, adduceva motivi filosofico-religiosi per attestare la propria propensione alla pace e il proprio rifiuto all’uso delle armi. Motivi di tutto rispetto: chi di noi vuole la guerra, a parte i mercanti d’armi e certi capi di stato megalomani? Il contestuale rifiuto delle armi è meno sostenibile: infatti se non si è pronti a rintuzzare l’aggressore si è destinati a caderne preda; così come devolvere ad altri la propria difesa significa consegnarsi a un protettore quasi mai disinteressato.
E finalmente sabato 19 gennaio il tradizionale falò di S. Antonio ha festeggiato la sua 11° edizione.
A dire il vero questa edizione sarà ricordata soprattutto, almeno per gli addetti ai lavori, come quella degli imprevisti iniziati con il diluvio riversatosi sulla nostra zona sabato 12, giorno previsto per la manifestazione, che ci ha costretti a posticiparla alla settimana successiva. La sera del falò il microfono (o chi lo usava) ha fatto le bizze per terminare con l’inspiegabile fatto che faceva ardere la catasta incendiata ai lati e nella parte posteriore, mentre il pubblico assiepato davanti invocava invano il fuoco che fino all’ultimo si è negato.
Anche quest’anno la simpatica riunione conviviale dove gli alpini del gruppo di San Vittore Olona si scambiano gli auguri per le feste natalizie si è tenuta domenica 9 dicembre presso la nostra sede. Un bel gruppetto di alpini, familiari ed amici si è ritrovato in un clima cordiale e festoso. Per la verità non eravamo al gran completo; qualche assenza ( giovani e donne soprattutto) rispetto agli anni precedenti l’ho notata. Mi auguro che sia solo per contrattempi dell’ultimo minuto e/o malanni passeggeri di stagione e non per disaffezione.
Eravamo veramente in tanti martedì20 novembre a dare l’estremo saluto a Talisio Tirinnanzi, segno del bene da lui compiuto a 360 gradi, per chiunque ne avesse bisogno. Era infatti il tipico mecenate che ridistribuisce le sue risorse alla comunità, con spirito altruistico e uno sguardo al futuro che lo portava ad impegnarsi direttamente affinché ogni cosa si risolvesse in maniera positiva e senza spreco di tempo. Alpino classe 1919, così era scritto sugli annunci funerari, si perchè Talisio era anche (e soprattutto) un Alpino con la A maiuscola e per il suo Gruppo di Legnano e la sua Sezione è sempre stato presente e disponibile.
Durante un telegiornale del 24 u.s. ho avuto l’opportunità di ascoltare quanto detto da don Inzoli presidente della fondazione “Banco Alimentare”: pochi attimi, poche parole ma sufficienti ad illustrare la realtà di questo miracolo di generosità e per chi non lo conosce e per chi finge di ignorare che accanto all’egoismo imperante e alla più sfacciata superficialità esiste un mondo prodigioso pieno, zeppo, di una discreta e costante grandezza d’animo.
Faticava a contenere tutti i presenti, malgrado fosse la mattina di un giorno feriale, la chiesa di Carate Brianza, e tutti erano accorsi, mercoledì 28 novembre, per rendere l’estremo saluto a una persona, un alpino speciale: Angelo Greppi.
Classe 1924 forse il suo nome è sconosciuto ai giovani , ma per chi ha vissuto dall’inizio l’esperienza della Protezione Civile che dal Friuli del 1977 gettò le basi dell’attuale P.C. nazionale (e non solo alpina) Angelo era un simbolo.
Caro alpino e caro amico del Gruppo, si mi rivolgo proprio a te, a te che venerdì 7 dicembre non hai ritenuto opportuno essere presente all’Assemblea Generale che chiude di fatto un anno sociale e ne apre uno nuovo.