Associazione Nazionale Alpini -
Gruppo di San Vittore Olona- Via Alfieri - 20028 San Vittore Olona (MI)
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Anche quest’anno la nostra Sezione in collaborazione con il nucleo di Protezione Civile offre ai ragazzi e alle ragazze desiderosi di provare una esperienza comunitaria in stile “alpino” la possibilità di partecipare a un periodo dal 6 al 8 luglio presso la struttura di Cesano Maderno con il programma che verrà presentato a maggio ma che probabilmente ricalcherà quello dell’anno scorso con escursioni, piccoli corsi di Pronto Soccorso, montaggio tende, gare di tiro con armi naturalmente non vere, e soprattutto in compagnia di loro coetanei normalmente estranei alla cerchia dei propri amici, così come succedeva quando si andava a naia. La novità di quest’anno è rappresentata dall’escursione in montagna che si terrà a settembre e che quest’anno durerà due giorni per riprendere il rapporto di amicizia instaurato a luglio. Per il nostro Gruppo il referente è Franco Maggioni al quale si possono chiedere le informazioni necessarie chiamando il n. 347-5371644 oppure venendo in sede nei giorni di apertura. E’ anche possibile iscriversi direttamente sul sito al seguente link:https://www.scuolaanamilano.it/iscrizioni/
Fedeli al programma della Squadra, un manipolo di volontari della S.I.A. domenica 11 marzo si è svegliato all’alba (mannaggia Giovanni ma ‘sti orari sono proprio tassativi ??) per partecipare all’esercitazione prevista in Val Vannino con il raggiungimento del Rifugio Myriam e la ricerca di dispersi sotto manto nevoso. Lungo tutto il tragitto il tempo non concedeva nessuna speranza su un impossibile miglioramento anche se questo non ci impensieriva più di tanto, infatti se si deve essere addestrati ad intervenire in caso di calamità, il fattore meteorologico passa in secondo piano e così all’alba delle 8,30 arrivavamo in località Canza in Val Formazza da dove partiva il sentiero che avremmo dovuto percorrere per arrivare alla nostra mèta. Inforcate le ciaspole ci incamminavamo quindi nel bosco sotto una nevicata che diventava sempre più fitta e che rendeva il paesaggio molto caratteristico anche se qualche dubbio iniziava ad insinuarsi in noi in quanto il controllo del manto nevoso presentava l’accumulo di uno strato di neve pesante su quello già esistente con il pericolo di movimenti pericolosi evidenziati da un paio di piccoli smottamenti lungo i pendii che abbiamo dovuto aggirare sul percorso.
Domenica 18 febbraio l’uscita mensile della S.I.A. si è svolta in Val Varrone, alta Valsassina con destinazione il Rifugio Casera Vecchia lungo un percorso abbastanza lungo di circa una decina di Km. e con un dislivello di circa 1.000 mt. Il ritrovo era fissato a Ballabio dove ci siamo trasferiti tutti sul mezzo della P.C. ed abbiamo raggiunto la zona industriale di Premana dove abbiamo avuto la sgradita sorpresa di trovare chiuso l’accesso alla vallee siamo stati costretti a salire al paese da dove abbiamo imboccato un sentiero in discesa (purtroppo) che ci ha fatto ricongiungere a quello originale. Eravamo in 7 temerari accompagnati dalla piacevole presenza delle due donzelle Virginia e Paola che hanno dato un tocco di grazia alla bruttura dei soliti partecipanti che comunque, complice la bella giornata e un sole che scaldava le ossa, almeno nei tratti aperti, prima di mezzogiorno hanno raggiunto il Rifugio accampandosi in quello oramai diventato “il nostro posto” dove i primi due arrivati avevano già provveduto a nascondere sotto l’alta coltre nevosa un sacchetto contenente un ARTVA, l’apparecchio indispensabile ed obbligatorio per quanti frequentano la montagna in condizioni di innevamento e che consente di ritrovare i dispersi travolti da valanga.
Come molti di noi già sapranno uno dei centri operativi della Colonna Mobile di Protezione civile della Regione Lombardia è stanziata presso la struttura del 3P a Cesano Maderno ed è gestita dall’Associazione Nazionale Alpini. Questa struttura con tutte le sue componenti di attrezzature, mezzi, strutture e materiali abbisogna di una costante manutenzione al fine di essere sempre pronta e disponibile in caso di calamità, per questo motivo i volontari delle varie Sezioni A.N.A. a turno prestano la loro opera affinché ciò sia possibile. E così sabato 24 febbraio, mentre in diverse città d’Italia gruppi di facinorosi e teppisti con la scusa di ideologie politiche si dilettavano a insultare e picchiare i rappresentanti delle Forze dell’Ordine, una ventina di volontari dell’unità di P.C. della nostra Sezione si è data appuntamento al fine di ottemperare a questa incombenza e, suddivisi in squadre, hanno impiegato la giornata chi nel controllo e messa a punto degli automezzi, dai camion alle vetture, alle turbine spalaneve, chi nella realizzazione di un nuovo locale, chi nella catalogazione e controllo delle attrezzature utilizzate in campo idrogeologico dalle pompe, ai raccordi, alle manichette ecc., raggruppandole in settori predisposti per facilitare un eventuale utilizzo in caso di emergenza. Come sempre, coadiuvati dai responsabile, tutto si è svolto all’insegna della sicurezza e con spirito di collaborazione ed amicizia, un’amicizia oramai consolidata in diverse situazioni si di emergenza che di esercitazione che costituisce la base per un buon funzionamento delle squadre. Terminato il lavoro ci siamo riuniti presso la mensa della base dove abbiamo consumato il “rancio” (anche se questo termine è limitativo) e nel pomeriggio, sistemati e riposti gli attrezzi di lavoro, ci siamo dati appuntamento alla prossima occasione.
… ma veramentequattro per raccontare agli assenti di domenica 18 u.s. che si sono persi qualcosa di veramente bello: il pomeriggio trascorso con i componenti il coro“Voci del Rosa” di Busto Arsizio. Prima per rinnovare l’appuntamento ormai collaudato da diversi anni con gli ospiti della Casa Famiglia “Don Giuliani”del nostro paese, secondo, a seguire, per l’incontroconviviale presso la nostra sede. In verità l’affluenza dei soci presso l’istituto Mantovani è stata superiore alle altre voltema … si può sempre migliorare …Quest’anno, quale segno dei tempi che passano, il veterano coroalpino di Magenta che ci accompagnò tanti anni in questo incontro, passò la “stecca”, purtroppo per cessata attività, a quello di Busto Arsizio. Sono certo che un qualcosina faceva capolino dentro, nel profondo degli ex coristi magentini presenti all’esecuzione: è stata graditissima la loro presenza quasi a condividere ancora una volta i bei momenti trascorsi con gli ospiti della casa econ noi, amici da sempre, del San Vittore Olona. Dell’esecuzione del coro che dire?è fuori discussione che li aspettiamo per il prossimo appuntamento quale dimostrazione della sintonia ( …. eh già si parla di musica, di canto e la parola ci sta ) che si è immediatamente creata per l’ammirata interpretazione delle cante proposte assieme al momento chiamiamolo pure goliardicoche si venne a creare da subito in sede.
Il rischio l’abbiamo corso. E anche grosso. Facciamo un piccolo riassunto. Alla assemblea annuale del 1 Dicembre 2017 all’ordine del giorno c’era, tra l’altro, la votazione per il capogruppo. In quella occasione il nostro capogruppo uscente Morlacchi Angelo invitava a trovare il sostituto spiegando le motivazioni ( più che giustificate ) che lo consigliavano a prendersi una pausa. Per regolamento A.N.A. ogni gruppo deve avere un capogruppo scelto tassativamente fra i soci che hanno svolto il servizio militare negli alpini. Senza capogruppo il gruppo, dopo un periodo breve di gestione di un commissario nominato dalla Sezione, viene sciolto. In quella data e spiegato ai soci presenti quanto sopra scritto, si decise di prorogare fino al 2 febbraio 2018 il capogruppo uscente convinti che in questi tre mesi qualche volontario alpino si sarebbe fatto avanti per evitare lo scioglimento del gruppo. L’attesa è stata premiata. In sostituzione di Morlacchi Angelo il nuovo capogruppo è Angelo Morlacchi che, grazie alla sua disponibilità ( o meglio generosità) ed attaccamento al gruppo, d’ora in avanti è, per il sottoscritto, l’Angelo custode…….
Due sono gli eventi organizzati dal gruppo in questo mese di Febbraio. Ne diamo brevi notizie soprattutto perché per entrambisi è verificata una novità rispetto alle stesse iniziative attuate precedentemente.La prima è la esibizione del coro presso la Casa Famiglia di San Vittore Olona tenutasi il 18 Febbraio. La novità consiste nel fatto che non è più il coro degli amici di Magenta a cantare ( si è sciolto per il mancato ricambio dei coristi ritiratisi ) ma il coro Voci dal Rosa di Busto Arsizio diretto dal maestro Lino Sementa. Non ci sono nel coro molti alpini ma cantano proprio bene. Il gruppo che più corposo del precedente è stato apprezzato dai numerosi presenti (soci del gruppo, simpatizzanti, familiari e ospiti della casa famiglia). Vario il repertorio di canzoni di estrazione popolare, insomma un bel pomeriggio con seguito serale alla Sede del gruppo come da tradizione con le gambe sotto il tavolo. Il secondo evento riguarda la serata di venerdì 23 Febbraio in cui c’era la opportunità di sentire presso la nostra sede la conferenza tenuta dal nostro socio Luciano Tacchia su “ Milano nel XX° secolo “.
Ebbene si, i nostri alpini pluriripetenti sono ritornati a scuola almeno per un paio di giorni, giusto per non perdere l’abitudine. Scherzi a parte, anche quest’anno su invito delle insegnanti sempre attente e disponibili abbiamo ripetuto l’iniziativa volta a portare la nostra testimonianza sul tema della guerra e soprattutto della vita vissuta dai nostri soldati nel corso della Grande Guerra con particolare riferimento alla trincee costruite sia in territorio pianeggiante che in alta quota sottolineando le condizioni estreme in cui si sono venuti a trovare questi nostri fratelli maggiori un secolo fa. E’ stata come sempre una bella esperienza che non sarebbe stata possibile senza l’interessamento delle insegnanti con le quali esiste oramai un bel rapporto di collaborazione senza il quale tutto sarebbe vano iniziando dallo stimolo che riescono a trasmettere agli studenti che per una mezz’ora hanno seguito il filmato che parlava delle trincee, dell’approvvigionamento delle truppe in alta quota, della realizzazione della Città di Ghiaccio costruita dagli austriaci all’interno del ghiacciaio della Marmolada, delle 52 gallerie del Pasubio, della terribile battaglia dell’Ortigara e della realizzazione della Linea Cadorna.
Sabato 3 febbraio è stato proclamato beato Teresio Olivelli, sottotenente degli alpini ucciso nel campo di sterminio di Flossenburg ed Hersbruck dagli aguzzini nazisti per la sua incessante opera di aiuto e conforto ai compagni di prigionia il 17 gennaio 1945. Inquadrato nel gennaio del 1941 nel 3° Rgt.Art. da Montagna della Julia, dopo il corso di sottufficiale ad Aosta e la scuola di allievi ufficiali di Lucca viene assegnato al 2° Rgt. Art. da Montagna della Brigata Tridentina in partenza per la Russia e chiede, ottenendo, di accompagnare i suoi alpini in quella tragica odissea partecipando anche alla tragica ritirata fino a rientrare fortunosamente in Italia nel marzo del 1943. Successivamente arrestato ed internato nel campo di sterminio di Flossenburg, il 17 gennaio, dopo giorni di agonia, muore a seguito delle percosse subite dai suoi aguzzini che non gli perdonavano di prodigarsi per gli altri detenuti sottoposti alle più feroci umiliazioni. Nel marzo del 1952 viene insignito della Medaglia d’Oro al V.M. alla memoria per la sua opera e, la Congregazione delle cause dei Santi, dopo una approfondita analisi da il suo nullaosta alla Beatificazione autorizzata da Papa Francesco e proclamata il 3 febbraio a Vigevano.
… tale era il titolo della locandina espostadall’Ass. ne culturale“LA ZUPPIERA” di San Vittore Olona che già ringrazio fin d’ora, invitando la comunità ad una serataindetta al fine di … “non dimenticare”. Scontato l’argomento, quel “Pizza”mi incuriosì per cui il giorno 25 u.s. andai: peccatoche il brutto tempo abbia penalizzatal’affluenza dei partecipanti … mettiamolacosì… Aprì l’incontro l’Avv.toGiuseppe Bravin presentando a grandi linee l’argomentoe il conduttore della serata nella persona del Prof. Gigi Marcon: in programma il film-documento di Moshe Zimmerman cheriguardava il viaggio di un sopravissuto dai campi di sterminio. Per sommi capi: il film segue Danny Chanoch nel viaggio più importante della sua vita quello che porta i suoi figli Sagi e Mira da Israele passando per la Lituania, terra d’origine, al suo Olocausto. Imprigionato aDachau fu poi spostato ad Auschwitz e qui restò fino alla sua evacuazione quando dopo la marcia della morte fu trasferito a Mauthausen dove arrivò la liberazione. Queste informazioni le ho attinte oltreal dibattito seguito alla proiezione anche dal curiosare in internet nei giorni seguenti.
Sabato 27 gennaio i volontari del Nucleo di P.C. sezionale hanno risposto alla chiamata riguardante la giornata di lavoro e manutenzione al 3P, il nostro centro operativo di Cesano Maderno. Questi appuntamenti programmatia cadenza bimensile (o quando serve in caso di operatività improvvisa) hanno lo scopo di effettuare un controllo e revisione delle attrezzature in dotazione al nucleo, di verificare lo stato dei mezzi che devono sempre essere disponibili e quindi efficienti, fare pulizia e ordine nel magazzino per evitare di accatastare materiale inutile o obsoleto. Nel caso specifico abbiamo provveduto allo smontaggio delle ultime tensostrutture utilizzate per la nostra giornata di festa dello scorso dicembre e alla completa revisione delle motoseghe e di altre attrezzature che andavano controllate. Alcuni di noi prima del rancio si sono bardati con i dispositivi antinfortunisticie, scesi nel piazzale dove sono stoccati i mezzi e i container della Colonna Mobile, si sono sbizzarriti con le motoseghe a spese dei grossi tronchi accatastati in un’area apposita mettendo in pratica, sotto la guida esperta di Gilberto Sala quanto appreso durante i corsi dedicati a questa specializzazione. E’ stata indubbiamente una cosa molto utile in quanto sono manovre che devono essere “rispolverate” spesso per non cadere nel dimenticatoio con il rischio di commettere errori anche gravi quando si è chiamati ad operare in emergenza.
…è quella passata in Val Brembana, precisamente a Pizzino ospiti del socio volontario di P.C. Enrico Marelli che ci ha consentito di ripassare quanto appreso durante i corsi dedicati ai motoseghisti affinando le importanti nozioni apprese che, se non vengono rispolverate regolarmente, rischiano di cadere nel dimenticatoio con il pericolo di causare incidenti anche gravi agli operatori addetti al taglio e a chi si trova nelle vicinanze. Ritengo sia indispensabile per ognuno un ripasso con cadenze fisse per mettere a frutto quanto imparato con sacrificio e impegno perché il pericolo di errore per disattenzione, inesperienza o dimenticanza può avere conseguenze gravi specialmente per chi opera utilizzando attrezzature ad alto tasso di pericolosità come appunto le motoseghe. Sono stati comunque due giornate veramente piene ed interessanti dove, sotto la guida esperta del coordinatore sezionale Benzi, ci siamo sbizzarriti nel taglio “mirato” di numerose piante anche di una certa importanza sempre comunque adottando le necessarie misure di sicurezza ed utilizzando tutti i DPI (Dispositivi di protezione individuali) obbligatori e previsti dalla normativa. Naturalmente dato che non di solo “taglio” vive l’uomo Enrico e sua moglie Virginia ci hanno viziati con ogni sorta di leccornie che rendevano problematico l’alzarsi da tavola per riprendere il lavoro, unita ad una ospitalità squisita alla quale va il nostro ringraziamento. E dopo l’ultimo taglio, seguito dal lauto pranzo, abbiamo imboccato a malincuore la via del ritorno con un appuntamento alla prossima.
Siamo un po' lontani dalle vicende che racconto in questo articolo ma il nostro giornalino del mese scorso era già pieno di eventi ( assembleadel 1° Dicembre in testa ) e non c’era altro spazio. Mi sembraperò opportuno raccontare quanto è successo di importante nel mese di Dicembre 2017 per due motivi. Il primo è perché ho promesso al Pio che facevo l’articolo e quindi è d’obbligo scriverlo mentre il secondo è che, magari …. , qualcuno degli iscritti al gruppo che non ha partecipato (ed erano in tanti gli assenti ) leggendo il giornalino, forse, si autoconvince di farne ancora parte. Quattro sono state le date importanti: 1 Dicembre Assemblea del gruppo – 8 Dicembre Pranzo di Natale – 15 DicembreBenedizione Natalizia – 24 DicembreVin broulé e cioccolata calda. Dell’assemblea abbiamo letto sul numero di Dicembre. Il pranzo di Natale: sempre bello, ben preparato e anche molto partecipato contrariamente alle previsioni che la data anticipata poteva far pensare. La tombola con numerosi premi distribuiti ha chiuso il pomeriggio in un clima di allegria. La benedizione natalizia: Don Alain ci è venuto a trovare nel giorno del suo compleanno e lo abbiamo accolto ( il solito ristrettonumero di iscritti al gruppo )con simpatia e spirito natalizio. Graditissima la presenza dell’assessore alla cultura con il consigliere comunale Luciani Lucia raggiunti alla fine dal Sindaco. Vin broulè e cioccolata calda: dopo anni di impegno per assicurare ai fedeli che uscivano dalla S. Messa delle ore 21 il conforto di due bevande calde, quest’anno l’impegno non lo abbiamo rispettato perché a San Vittore Olona la S. Messa delle 21 non è stata celebrata. L’alternativa era organizzare il tutto per la una di notte dopo la celebrazione delle 24 ( ipotesi scartata ) oppure per le 19 dopo la celebrazione delle 18. Anche questa soluzione non ci sembrava la migliore; forse sarebbe andata bene, visto l’ora, con salatini, pizzette e aperitivi che non mi sembra una soluzione …..alpina!!!Speriamo l’anno prossimo.
Molti di noi che hanno fatto la naia nelle zone dell’Alto Adige, specialmente nella seconda metà del secolo scorso, hanno riportato a volte una certa considerazione degli abitanti del luogo che a volte stentavano in maniera più o meno sincera di comprendere l’idioma nazionale insistendo nel riconoscersi con quello d’oltreconfine. A mio parere bisogna comunque ammettere che a volte l’autonomia della quale gode quella regione porta anche a risultati (sempre a mio parere) particolarmente innovativi seppur controcorrente rispetto ai parametri oramai diventati la regola. Mi riferisco alle polemiche riportate dai giornali, e che ho avuto ampiamente modo di constatare di persona parlando con i diretti interessati, del fatto che oramai non esiste più una giornata di chiusura per le attività commerciali, per intenderci quelle che fino a pochi anni fa rimanevano aperte anche la domenica solo nel periodo natalizio, poi allargato ai due mesi precedenti ed infine, italianamente, esteso a tutti i giorni dell’anno. Ebbene mi ha favorevolmente colpito che, forte appunto della sua autonomia, il ConsiglioProvinciale di Bolzano abbia deciso con voto unanime dell’Assemblea, sfidando tutte le leggi, leggine e disposizioni varie la chiusura di tutte le attività commerciali ogni domenica, aggiungendoci pure la vigilia, Natale, il giorno di S. Stefano, l’ultimo ed il primo giorno dell’anno con la motivazione che ogni lavoratore ha il sacrosanto diritto di godersi le festività con i propri famigliari. A conferma della bontà di tale provvedimento anche i titolari affermano di avere avuto un incremento del giro di affari con soddisfazione dei clienti e naturalmente dei dipendenti, anche perché diciamocelo pure, tra le 8 del mattino e le 9 di sera ognuno può organizzarsi come crede per le proprie esigenze. E chissà che non sia l’inizio della riscoperta di un nuovo-vecchio modo di fare commercio nel rispetto delle persone.
All’inizio di questa assemblea vorrei ricordare chi non c’è più! Quest’anno il nostro gruppo non ha avuto lutti, però alcuni di noi hanno partecipato alle esequie dell’Alpino friulano Treu che abitava a Canegrate. Vorrei ricordare anche Conforto Pavan, già consigliere del Gruppo, mancato nel 2017, ma non siamo stati all’ultimo saluto perché informati in ritardo. Accomuniamo loro i componenti delle Forze dell’ Ordine che sono periti nell’adempimento del loro servizio. Come avrete letto nella convocazione di questa assemblea bisogna eleggere un nuovo Capogruppo, purtroppo io per motivi personali, ma soprattutto di salute non riesco a ricoprire questo incarico. Sicuramente chi mi sostituirà farà meglio del sottoscritto e a lui non mancherà certo il mio appoggio, anzi cercherò di aiutarlo il più possibile. Forza Ragazzi non stanchiamoci mai di essere Alpini! Prepariamoci ad un gran lavoro, tra circa un anno e mezzo, cioè nel maggio del 2019 ci sarà l’ Adunata Nazionale a Milano. Abbiamo qualche anno e qualche acciacco sulle spalle, ma con entusiasmo faremo vedere che ”Milan l’è un Gran Milan”. Abbiamo dato i natali all’ Associazione e dobbiamo onorare il centenario. La macchina organizzativa è già partita, verremo tutti coinvolti, quindi diamo la nostra disponibilità.
Verbale Assemblea Generale di Gruppo (Gennaio 21018)
VERBALE ASSEMBLEA GENERALE DI GRUPPO
… è quello che avvenne nella nostra sede la sera del 1.12. 2017 … con inizio alle ore 21 presenti per la sezione di Milano il vicepresidente Fusar Imperatore Valerio con il consigliere alpino Giancarlo Piva accompagnato da RodeghieroLuigi in qualità di consigliere addetto al nostro gruppo … alpini e amicipresenti: 26. Discreto il numeroma eccetto gli impossibilitati permotivi logistici dispiace per gli assenti già informati tramite il nostro giornalino nonché con invito telefonico. Come da prassi dopo il saluto alla bandiera e il ricordo di quanti “ andati avanti “ si procede all’approvazione del verbale dello scorso anno. Segue la relazione morale del Capogruppo mirata ad illustrare il quanto fatto dai soci in seno alla sezione milanese nonché nel contesto della nostra comunità.
L’annuale assemblea del nucleo di Protezione Civile sezionale si è tenuta presso la struttura operativa del 3P a Cesano Maderno ed ha visto la partecipazione di una trentina di volontari che, dopo il saluto alla Bandiera, hanno ascoltato la relazione annuale del coordinatore Giovanni Benzi che ha illustrato le attività svolte nel corso dell’anno alla presenza del Presidente sezionale Luigi Boffi e del coordinatore P.C. del 2° raggruppamento (Sezioni della Lombardia e dell’Emilia Romagna) Ettore Avietti. Sia nella relazione che negli interventi successivi è stata evidenziata l’importanza della presenza, oltre naturalmente agli interventi prettamente operativi, anche ai mensili appuntamenti volti alla manutenzione dei mezzi e delle attrezzature, nonché ai vari corsi specialistici che hanno visto impegnati i volontari che, con impegno di tempo, denaro e applicazione, contribuiscono alla buona operatività in caso di emergenza.
Nella metà del mese di dicembre, a causa dell’alluvione che ha colpito molte zone dell’Emilia Romagna, anche una squadra di volontari della nostra Sezione, allertati dal Dipartimento di P.C., è stata impegnata a Brescello per prestare soccorso alle popolazioni così duramente colpite dalla furia degli elementi, lavorando per tre giorni svuotando cantine e liberando case invase dal fango.
Amici lettori del giornalino del gruppo alpini di San Vittore Olona devo condensare in poche righe due eventi del mese di Novembre che hanno coinvolto il nostro gruppo. La conferenza del prof. Restelli di venerdì 3 novembre e la visita annuale del nostro gruppo alle scuole per ricordare la fine vittoriosa della 1° guerra mondiale. La conferenza aveva per titolo “ Caporetto “ ed il bravissimo conferenziere ha illustrato la battagli di Caporetto o dodicesima battaglia dell’Isonzo tra il Regio Esercito italiano e le forze austro-ungariche e tedesche durata dal 24 ottobre al 19 novembre 1917, esattamente cento anni fa di questi tempi. La sconfitta ( qualcuno la chiama disfatta ) di Caporetto ha dei colpevoli e nella interessante serata il conferenziere ne ha spiegato molto bene i motivi ed il non numerosissimo pubblico ( circa 25 i presenti ) è stato bene informato. Grazie professore, ti aspettiamo per il 4 novembre l’anno prossimo quando ci racconterai nel modo che sai non di una sconfitta ma di una esaltante vittoria delle nostre truppe. Lunedì 6 novembre un gruppetto di alpini sanvittoresi è andato presso l’asilo e scuole elementari private per la consueta visita. Non abbiamo ricordato Caporettoma il paragone….. si può fare. Poca partecipazione, i bambini in salone ( ma non pioveva !!! )cantando l’inno di Mameli per l’alzabandiera all’aperto con gli alpini, il vicesindaco ed il comandante dei carabinieri di Cerro Maggiore; nessun genitore.
Ieri sera 20 ottobre u.s. ancora una volta ha colpito: bando ai complimenti e qui bisogna stare attenti per non sembraredi parte ma tant’è: la verità è una, confermata dagli applausi dei partecipanti, durante l’incontro svoltosi nella nostra sede avente come tema “ Gli artisti milanesi che hanno fatto grandeMilano”. Ovvio che il loro numero sia stragrande e di conseguenza rimanga impossibile presentarli tutti e che quindi il nostro “professore” si sia preoccupato di illustrarcene soltanto alcuni con richiami al loro contesto storico assieme ad accenni biografici es: Tino Scotti, Gaber, Celentano, Ornella Vanoni, ecc. per finire con Nanni Svampa avvalendosi anche di filmati inerenti al singolo protagonista. L’ adesione di quanti interessati è stata purtroppo risicata, compartecipazione onorata dalla presenza dei rappresentanti del Comune e questo sicuramente significa quanto sia gradito partecipare ad un momento culturaletenuto dal nostrosocio. Per noi che lo conosciamo è sinonimo di garanzia: in sostanza, per quanto possa sembrare assurdo, anche se la materia non ti interessasse alla fine ti scopriresti soddisfatto del tempo trascorso in sua compagnia.
Domenica 15 ottobre in quel di Salsomaggiore Terme in provincia di Parma si è tenuto il raduno del 2° Raggruppamento che comprende le Sezioni della Lombardia ed Emilia Romagna che si sono date appuntamento per quello che oramai è diventato, per tutti i raggruppamenti comunque, il secondo evento più importante dopo l’Adunata Nazionale e che vede coinvolte migliaia di penne nere unite dalla voglia di ritrovarsi e di mostrare alla cittadinanza la nostra unità associativa. Ed il fatto che questi eventi avvengano in città non propriamente grandi, Salsomaggiore conta circa 20.000 abitanti rende più evidente l’invasione di migliaia di alpini e famigliari che per un paio di giorni letteralmente trasformano il volto e la vita della comunità. I partecipanti della nostra zona hanno usufruito della sempre splendida organizzazione del Gruppo di Castano Primo capitanato da Mario Noè che ha predisposto il pullman ed il ristorante dove, nel pomeriggio, ci siamo ritemprati dalla lunga camminata della sfilata e che raccoglieva anche i Gruppi di Legnano e Arconate.
Nelle Giornate dal 29 settembre al 1 ottobre si è tenuta l’esercitazione denominata “ Fiumi Sicuri Bergamo 2017” che ha visto la partecipazione di circa un migliaio di volontari alpini del 2° Raggruppamento che comprende le Sezioni di Lombardia ed Emilia Romagna. La base operativa era situata nel Comune di Scanzorosciate che abbiamo raggiunto nel pomeriggio del venerdì e dove abbiamo trovato già all’opera chi ci aveva preceduto e che stava montando la tendopoli che avrebbe ospitato i volontari. E’ giusto precisare che queste esercitazioni hanno una grande importanza perché servono a testare la capacità di allestire un campo operativo completo di tende, un tendone refettorio con capienza di un migliaio di persone, servizi igienici, docce, posto di pronto soccorso e quant’altro serve a fronteggiare “realmente” un’emergenza. E’ quindi estremamente importante che chi decide di partecipare possa e DEBBA essere presente in TUTTE le fasi dell’esercitazione per non farsi trovare impreparato nella vera emergenza e questo è un esame di coscienza che ogni volontario dovrebbe fare anche per rispetto nei confronti di chi partecipa seriamente.Non va dimenticato che l’esercitazione inizia 15 giorni prima quando ci si trova al 3P e si fa la verifica, la preparazione e il carico sui mezzi delle attrezzature necessarie all’esercitazione che devono essere sempre in condizioni ottimali.
Come riportato dal programma ufficiale, domenica 3 settembre si è svolta l’uscita dei ragazzi e delle ragazze che hanno partecipato a questa seconda edizione del Campo Scuola organizzato dalle nostra Sezione e dedicato ai bocia che hanno voluto condividere insieme una esperienza diversa in compagnia degli alpini. Il progetto prevedeva la visita alle trincee, camminamenti e gallerie di un tratto della Linea Cadorna, la monumentale opera di difesa realizzata oltre un secolo fa con lo scopo di contrastare una eventuale invasione del suolo Italiano da parte delle truppe Austro Ungariche violando la neutralità della confinante Svizzera così come era già successo in Belgio. Oggi, dopo decenni di abbandono durante i quali la natura e la vegetazione si erano riappropriati dei siti, la maggior parte di questa linea difensiva è visibile e visitabile grazie al prezioso, disinteressato e meritevole impegno di molti volontari (il più delle volte alpini) che hanno recuperato e risistemato luoghi entrati nella storia sia locale perché vissuta sulla pelle dei valligiani, che nazionale per l’importanza e la maestosità dell’opera.
Domenica 27 agosto, fedeli alla oramai consolidata tradizione, alcuni componenti della S.I.A. si sono recati a rendere omaggio alle targhe collocate in ricordo di Francesco Figel e di Giorgio Mazzucchi e poste rispettivamente sul Monte Due Mani e in Grigna. E’ questo un appuntamento che da anni si ripete e che intende ricordare gli amici scomparsimentre appagavano un desiderio caro a molti di noi che deriva dal grande amore per la montagna e dalla soddisfazione che si prova salendo una cima o semplicemente andando per sentieri. La prima delle due squadre ha raggiunto la targa salendo dal Caminetto Pagani nella Grigna Settentrionale e ha posizionato le stelle alpine alla targa che ricorda Giorgio, figlio dell’indimenticato Franco Mazzucchi fondatore della SIA, mentre la seconda composta da una dozzina di persone tra i quali i famigliari di Francesco ha raggiunto la vetta del Due mani dove, dopo la deposizione di un omaggio floreale, è stata recitata la Preghiera dell’Alpino.
… italiano o inglese … sembra quasi un motto che suppone o incita ad un traguardo che magari si perde nella nebbia dell’illusione. Una premessa è dovuta: il nostro “Penna Nera” non credo debba trattare soltanto argomenti di natura alpestre, militare e/o riandare ai tempi che furono, quando indossavamo il grigio verde anni, anni fa … credo ci debba stare uno spazio anche per l’attualità, per quei tanti problemi che possono rendere la nostra vita difficile, spinosa e con tanti punti di domanda … ovvio come l’esistenza non possa essere solo “nebbia in Val Padana” … ma vengo al punto. Mi illudo di essere aperto ad ogni cosa ma mi riesce insopportabile questa moda che infarcisce la nostra lingua italiana: l’inglese a tutti i costi e costi quel che costi, piaccia o non piaccia l’inglese te lo trovi in tutta la nostraquotidianità e in tutte le salse. Non c’è trasmissione radio o tv nelle qualipresentatori, politici eopinionisti ti strapazzino con parole, acronimi edove la lingua, quell’idioma di … lassù si intrufoli con prepotenza. Ti illudi che le sigle sottintendano l’italiano … macché … rispunta sempre l’idioma oltre Manica. Che dire della stampa? prendiamo, a caso, il nostro periodico “ San Vittore informa “ a cura dell’Amministrazione Comunale del 1 Aprile 2017 dove ti chiedi se il nostro fiume scorra a San Vittoreo a Londra quasi la nostra madre linguanon sia all’altezza di comunicare la data di una competizione campestre o l’opportunità di una passeggiata lungo le sue rive per famiglie, o nonni con nipoti al seguito, ( vedere a pagina 13 - Calendario eventi ) se non in inglese e dove la nostra lingua è una didascalia a mo’ di contorno o di … traduzione.
Per problemi famigliari quest’anno ho potuto fare le ferie verso la fine del periodo canonico ed ho avuto occasione di farmi una (indigesta) scorpacciata di notizie trasmesse dai vari TG in tempi che normalmente ci si isola ed un paio di notizie accomunate dalla stessa matrice mi hanno veramente infastidito. Parlo del fatto di quel Vigile del Fuoco Volontario della provincia di Vigevano che appiccava il fuoco a cassonetti dell’immondizia per emulare i suoi eroi dei telefilm americani sempre impegnati a spegnere incendi, mentre lui nella troppo tranquilla periferia pavese si sentiva inutile…e già questo fatto non meriterebbe alcun commento. Diverso, anche se simile nella dinamica la denuncia scattata nei confronti di 15 (dicasi 15 !!) vigili del Fuoco VOLONTARI di Santa Croce Camerina in provincia di Ragusa indagati a vario titolo per truffa ai danni dello Stato ed incendio doloso dei quali 1 arrestato e 14 indagati perché dalle indagini risultava che questa squadra avesse all’attivo un numero di interventi triplo rispetto a quello di tutti gli altri e questo per il semplice fatto che era lo stesso caposquadra ad appiccare gli incendi, ad effettuare la chiamata di emergenza e successivamente ad intervenire. Ma se nel caso del pompiere di Vigevano si può riscontrare un problema mentale seppur alquanto pericoloso, per l’allegra brigata ragusana la motivazione era puramente economica, infatti questi “volontari” percepivano 10 € all’ora per questi interventi.
Nei giorni 7-8 e 9 luglio si è svolta la seconda edizione del Campo Scuola ANA Milano P:C: dedicata alle ragazze e ragazzi che per quasi tre giorni hanno convissuto nella struttura del 3P, sede dell’unità di Protezione Civile sezionale a Cesano Maderno. A questa edizione hanno partecipato 26 adolescenti o poco più che hanno condiviso l’esperienza di passare giorni e notti in compagnia di coetanei, molti dei quali sconosciuti, in un clima che si rifaceva un po’ ai primi giorni della vita in caserma,i ragazzi infatti erano suddivisi in plotoni sotto la guida di istruttori (e istruttrici) che li hanno accompagnati in questa esperienza. Alcuni dei partecipanti avevano già vissuto la prima edizione e già sapevano in linea di massima come si sarebbe svolto il campo, ed il fatto che abbiano voluto ripeterla è un fatto positivo, mentre per gli altri è stato tutto uno scoprire un modo nuovo e per alcuni inusuale di stare insieme ad iniziare dal dover condividere i servizi, le “camerate” e dover in qualche modo obbedire agli ordini imposti dai responsabili necessari al buon funzionamento dell’iniziativa. Arrivati al 3P il venerdì sera e suddivisi in plotoni, hanno preso possesso del posto branda quest’anno allestito all’interno della struttura a causa del grande lavorio e carenza di personale occorso per l’allestimento l’anno precedente, si trattava in pratica di box suddivisi da teli per creare un minimo di intimità e fare in modo che le squadre si sentissero più unite, non prima naturalmente di aver presenziato all’ammainabandiera. La serata è trascorsa nella sala riunioni (climatizzata) in compagnia del mitico Colonnello Pivetta che all’alba delle sue 95 primavere riesce ancora ad entusiasmare e coinvolgere i giovani con i suoi racconti del periodo bellico.
Nel penultimo fine settimana di luglio la squadra ha effettuato l’uscita di due giorni in programma che prevedeva un percorso ad anello percorrendo un tratto del famoso sentiero Roma, una delle più classiche ed affascinanti delle escursioni delle Alpi centrali che nella sua versione integrale effettua una traversata da Novate Mezzola a Chiesa in Valmalenco proseguendo da ovest a est e che viene normalmente percorso in circa 5 giornate di cammino usufruendo dei rifugi posti sul tracciato per quanto riguarda il pernottamento e rimanendo sempre in quota. Il nostro programma prevedeva un percorso più ridotto su due giornate anche per riscattare l’esperienza dello scorso anno quando a causa del maltempo i partecipanti hanno dovuto rinunciare e far ritorno a valle sotto l’acqua senza portare a compimento quanto prefissato. Partiti quindi dal 3P a Cesano Maderno siamo arrivati in localitàBagni di Masino a quota 1.172 mt. da dove partiva il sentiero che risalendo la Val Masino e superato il Pian del Fango ci consentiva di giungere al Rifugio Omio posto a 2.100 mt. dove abbiamo potuto tirare un bel respiro in quanto la salita anche a causa della giornata eccessivamente calda è risultata abbastanza pesante.
… hippy …hippy …. urrà … ripetuto a squarcia gola … niente di blasfemo ma un vero ringraziamento per come ha vegliato sull’Adunata di Treviso. Tra noi che vi abbiamo partecipato si è parlato di un autentico miracolo date le previsioni già dai quindici giorni antecedenti il 13/5 u.s. … tempo brutto al venerdì poi così e così per il sabato fino alla domenica durante la quale ci era stata garantita una “lavata” da non dimenticare. La fiducia faceva a pugni con l’aridità delle previsioni e le telefonate intercorse con gli amici già sul posto non lasciavano dubbi in merito ma tant’è le danze erano già iniziate e non si poteva più tirarsi indietro. Armati di tanta fiducia/illusione i nostri due camper iniziarono il viaggio nella notte fra il venerdì ed il sabato salutati dopo Verona da molteplici scrosci d’acqua , alternati a tempestate di una intensità tale da affogare anche la più piccola speranza nascosta nel profondo di ognuno di noi.
Nel secondo fine settimana di giugno ho avuto l’occasione di ritornare a S. Ginesio il borgo marchigiano dove , con altri volontari del 2° Raggruppamento, ho avuto modo di operare alla fine dello scorso anno durante l’emergenza del terremoto. In tanti anni di volontariato è una delle poche volte che mi capita di ritornare sui luoghi del disastro e devo dire che a distanza di pochi mesi la situazione rispetto a tante, troppe, realtà che ogni giorno vediamo alla TV è decisamente positiva grazie alla caparbietà e alla fermezza degli abitanti che hanno voluto e saputo ripartire e tornare a far rivivere il loro paese. Naturalmente la situazione non si può dire normalizzata ne’ che ad ogni sguardo non si notino le “gabbie” in cui sono rinchiuse le abitazioni pericolanti e i bellissimi edifici storici a cominciare dalla Collegiata, ma il solo fatto di potersi sedere e mangiare la pizza nella piazza principale è psicologicamente la migliore medicina per gli abitanti e se a questo aggiungiamo che quei matti scalmanati dei giovani sanginesini hanno ripreso possesso dei loro punti di ritrovo storici, ecco che il futuro appare meno cupo. L’occasione di questa rimpatriata è stata la rievocazione storica chiamata “IL RITORNO DEGLI ESULI” giunta quest’anno alla sua XIX° edizione e che si rinnova con cadenza triennale da 54 anni per ricordare un patto di solidarietà nato nel XV secolo fra il comune di S. Ginesio e quello di Siena.