Raduno del Secondo Ragguppamento

Domenica 15 ottobre, 134° anniversario di fondazione delle Truppe Alpine, una nostra piccola ma agguerrita delegazione si è recata in quel di Casteggio per prendere
parte al raduno del Secondo Raggruppamento, prezioso momento di vita comunitaria per gli Alpini appartenenti alle sezioni di Lombardia ed Emilia Romagna Giunti in loco con gli occhi ancora un poco appesantiti dalla levataccia domenicale (alcuni valorosi erano rincasati solo qualche ora prima..) siamo subito entrati in sintonia con il clima di gioiosa partecipazione che pervadeva la manifestazione già al punto di ammassamento, complice la calorosa accoglienza degli Alpini ospitanti, e ci siamo quindi inquadrati nell’ordine di s? lamento con una disposizione d’animo nettamente improntata al bello, come del resto le condizioni atmosferiche in rapido e costante miglioramento.

I vessilli sezionali, i numerosissimi gagliardetti di gruppo ed il buon numero di Alpini intervenuti hanno dato vita alla consueta manifestazione di orgoglio, spirito di corpo e disciplina ben accolta dalla cittadinanza lodevolmente partecipe lungo le vie imbandierate e culminata nello schieramento ? nale con le allocuzioni di rito delle autorità presenti e gli onori tributati ai caduti, tanto più importanti in una data come questa, “compleanno” della Specialità alla quale apparteniamo che tanto ha offerto alla Storia in termini di sangue versato.
La giornata ha trovato naturale prosecuzione in un momento conviviale allietato, oltre che dalla pregevole qualità delle vivande, anche dall’insolita presenza di parecchie giovani addette al servizio ai tavoli, particolare tanto infrequente quanto apprezzato soprattutto dalle aliquote di bocia presenti. Bilancio molto positivo quindi, un’occasione di festa ed incontro strutturata su solide basi di ri? essione e fedeltà ai nostri ideali nel solco della migliore tradizione Alpina, divenuta speciale ai miei occhi grazie alla splendida sorpresa fattami da alcuni commilitoni veneti che si sono sobbarcati una trasferta non certo lieve per il puro piacere di passare qualche ora tutti insieme come ai tempi del Battaglione…Episodi di poco conto, forse a rischio di retorica, ma potete credermi, nello scorgere tra la folla le loro facce sorridenti mi si è allargato il cuore ed ho ri? ettuto una volta di più sul valore immenso del patrimonio umano e spirituale che la naja ha lasciato in ciascuno di noi, sulla profondità e la forza delle esperienze vissute all’ombra del Nostro Cappello.

Davide Olgiati