RICORDANDO UN AMICO
… purtroppo ancora una volta la morte ha bussato alla porta della nostra baita, il nostro gruppo è stato colpito dalla perdita di un socio. Sono cose che non si vorrebbero mai scrivere ma si sa che contro di lei non si può nulla. Spulciando fra le varie definizioni della morte emerge quella di San Francesco che la chiama quasi con affetto: la nostra sorella morte corporale e dalla qual, aggiunge, nullo omo vivente può scappare … SORELLA … una parola e … noi non siamo San Francesco. La lunga ed inesorabile malattia prima seguita dalla perdita del nostro amico ancora una volta ha listato a lutto il nostro gagliardetto. Per la burocrazia alpina, Angelo Amboldi era un’amico degli alpini ma in realtà ERA UN’ALPINO. Iscritto da subito, dall’inizio nel nostro gruppo di San Vittore Olona, fu uno di quei tanti di allora che non si diedero mai per vinti davanti alle difficoltà di ogni tipo che, e maggiormente a nostri giorni, accompagnarono la costruzione materiale della sede supportata dall’entusiasmo piuttosto che dalla ricchezza di mezzi. Angelo c’era sempre con la sua esperienza e conoscenza nell’ambito edilizio. E siccome era un’alpino sapeva anche essere di quella compagnia che si toccava con mano nella vita ordinaria, nelle manifestazioni di gruppo ed in sede, nella sua manutenzione, nella condivisa gestione della cucina, nelle rocambolesche avventure chiamate Adunate ricche anno dopo anno di varianti che solo chi le ha vissute può comprendere.
Mi piace tanto ricordare Angelo armato di mestolo fra le pentole, meglio pentoloni, di chiave inglese nell’impianto idraulico della sede e, da veterano camionista, partendo per l’Adunata, con la bottiglia d’acqua ghiacciata nel frigorifero dietro il sedile e con a rimorchio un carrello-tenda che aveva un pregio: ogni anno e non si sapeva mai perché , in fase di allestimento, si trasformava , si allungava creando un nuovo spazio letto … certo bisognava sperare che il tempo fosse costantemente dalla nostra parte … insomma era una persona, un’alpino disponibile con la capacità di sorridere. Ecco, rimarcando il precedente pensiero, è così che voglio ricordare Angelo .. anzi per noi, da sempre, “ l’Angelone. Ciao … ci mancherai.
PIO