DALLA REDAZIONE
L’altra sera, venerdì 22 u.s. in sede c’era un po’ di “ accidenti ”, niente di grave ma il problema c’era ed era da risolvere. Cosa scriviamo sul prossimo numero? Tu cosa hai preparato, e tu? silenzio. In sostanza manca la materia prima per il numero di ottobre. Quasi certamente il nostro camminatore (Franco) avrà fatto un resoconto sulle ultime sue scorribande sulle Dolomiti, beato lui. Poi vuoto, siamo a “secco”, niente da pubblicare. Il nostro notiziario, a giusto titolo si può fregiare di essere un veterano con i suoi 37 anni di vita e con settembre 2023, siamo al numero 425, non sono bruscolini; inoltre, e da sottolineare, il nostro mensile non ha perso un colpo dalla sua nascita. Agli inizi, la redazione alle prime armi era itinerante e passando casa per casa ascoltava i nostri “veci”, i loro racconti ed esperienze del tempo che fu, lavoro, guerra o di immigrazione; materiale a non finire, ultrabbondante per riempire le una/due pagine del nostro neonato notiziario: le acrobazie per la stampa, poi, erano un’altra cosa; comunque fra un miracolo e l’altro, fino a qui ci siamo arrivati. Ora i tempi sono mutati, sono cambiate le tecniche, migliorate e, addirittura semplificate ma … ma mancano le firme, manca chi può dare una mano, manca qualche penna che scriva qualcosa, non sono richieste tesi di laurea. Qualcuno, fra noi, sicuramente avrà qualcosa d’interesse da raccontarci, qualche stranezza capitata o episodio magari del proprio servizio militare; io credo che alpinità possa significare anche questo. Addirittura nel nostro “Alpino” troviamo la rubrica “Scritti con la divisa” dove si è invitati a raccontare, a rendere partecipi i soci della corrispondenza dei nostri soldati sparsi in ogni dove, perché non possiamo farlo anche noi nel Penna Nera? Se qualche socio guarda in qualche cassetto, in soffitta o fra i ricordi di famiglia sicuramente troverà qualcosa, che ne so, un diario dal quale “rubare“ qualche pagina che si potrebbe pubblicare nel nostro giornalino. Può essere un’idea, perché non provarci?
PIO