NASSIRIYA 12.11.2003
Un nome: una città capoluogo di una regione irachena, una data: il giorno in cui si verificò una strage causata da un attentato suicida da parte dei militanti di Al-Qaida contro la base Maestrale sede della missione italiana in Iraq provocando dopo lo scoppio di un camion cisterna carico di esplosivo la successiva esplosione del deposito munizioni con la distruzione pressoché totale della base stessa. L’attentato provocò 28 morti :12 carabinieri, cinque soldati dell’esercito, due civili oltre ai 9 iracheni. Ho voluto ricordare sommariamente la storia di quel triste episodio che funestò la nostra Italia. Francamente non so quanti e quanto ricordino i nostri concittadini, specialmente i più giovani , per cui l’invito delle rappresentanze comunali nella persona del Sindaco ad intervenire alla cerimonia del ricordo in onore di quei caduti è più che motivato e che va riassunto nell’ormai famosa frase : per non dimenticare. Alla manifestazione indetta per il giorno 12.11. u.s. c’eravamo anche noi Alpini, pochi in verità ma purtroppo è d’obbligo dirlo e scriverlo contavamo la metà di tutti i presenti alla cerimonia. Ognuno può trarre le conclusioni che vuole: rimane il fatto che l’assenza dei nostri ragazzi delle scuole, assieme ai rappresentanti di varie associazioni e alla cittadinanza tutta è un dato decisamente negativo: come logica conseguenza si perderà sempre più la memoria e il significato vero e profondo di quel discreto monumento eretto in onore dei nostri carabinieri vittime di quell’attentato e almeno in quel giorno onorato con un mazzo di fiori.
PIO
P.S.: per onestà di cronaca: assieme ai rappresentanti della Protezione Civile voglio puntualizzare la presenza di un ex paracadutista sempre presente in queste cerimonie.