GENNAIO 2021
Pensare ad un articolo in questi tempi per il nostro Penna Nera è un’impresa a dir poco acrobatica. Come tutti sappiamo la realtà associativa è al limite dell’esistenza. Tutti in casa bloccati da questa pandemia che sta mettendo in ginocchio anche l’ipotesi di una qualsiasi fattibilità e il tempo trascorre in maniera monotona con la fantasia di ognuno che tenta di inventare costantemente quanto si possa fare per evitare di cadere nell’abulia più penosa. Detto ciò spulciamo fra le piccole cose e/o avvenimenti che sono successi. Abbiamo avuto in sede un’incontro serale, breve a causa del successivo coprifuoco, un mini incontro durante il quale fra le altre cose si è approfittato al rinnovo del bollino per i presenti con l’invito, passa parola e successivo inserto sul nostro giornalino, per quanti non erano intervenuti . Giorni fa parlando con un alpino di un altro gruppo gli raccontavo dei nostri tentativi per tenere uniti i soci accennando alla modalità della video-conferenza. La sensazione è stata di meraviglia nonché di approvazione forse con una segreta speranza d’imitazione. Tornando a noi, dopo i vari tentativi per migliorare questa modalità relazionale intrapresa dal nostro capogruppo in sinergia con il segretario ai quali ad onor del vero vanno riconosciuti un costante impegno nell’attività nascosta di segreteria, amministrazione e relazione con la nostra Sezione di Milano senza dimenticare il notiziario Penna Nera, dicevamo, finalmente è stato raggiunto un buon risultato . Sembra poca cosa ma io credo d’estrema importanza. Non va dimenticato che a partire dal sottoscritto le capacità d’ interagire con app., Pc e telefonini, più volte siano naufragate in cordiali risate …. ma ora ci stiamo riuscendo: proprio venerdì 18 u.s. ci siamo ritrovati in un numero considerevole di ” informatici “ e con un ottimo esito. Ormai chi ci ferma? Sicuramente positivissimo il poterci vedere e relazionare seppur attraverso un monitor con quanti sono impossibilitati per svariati motivi a frequentare la sede; forse varrebbe la pena di mettere a calendario qualche riunione-video a beneficio di queste persone. Una serata ogni tanto non guasterebbe o sbaglio?
Per grattare il fondo al sacco della cronaca, portiamo a conoscenza come siamo stati presenti al commiato del nostro parroco omaggiandolo del nostro gagliardetto assieme al libro-storia del gruppo. Il breve tempo trascorso in paese non ci ha permesso una maggior reciproca conoscenza che, come sappiamo, era nel suo desiderio … purtroppo le cose non sempre vanno come si vorrebbe …. era noto a tanti il suo amore per la montagna, la conoscenza che aveva dei vari rifugi sparsi nelle Dolomiti e come si proponesse di venire quanto prima a trovarci in sede. Altra cosa: il gruppo ha aderito al rinnovo d’aiuto solidale gestito dalla Parrocchia con l’operazione chiamata “Zaccheo” non dimenticando il nostro motto alpino che non deve rimanere solo un motto “onorare i morti aiutando i vivi” ma anche una concretezza con i fatti. Per quanto riguarda la nostra assemblea annuale, passata in …. fanteria … per le note difficoltà legate all’assembramento, si vedrà di ovviare nel tempo e nel modo migliore. Giusto, prima di andare in macchina come si direbbe riguardo alle grandi testate giornalistiche, proprio ieri sera 26 cm. con estrema sobrietà e rispettando le direttive anticovid un limitato numero di soci si è ritrovato in sede allo scopo di ricordare con la cerimonia dell’Alzabandiera e il nostro Inno nazionale la Giornata della Memoria e del Sacrificio Alpino . Questa commemorazione istituita l’anno scorso è stata approvata dalla Camera con la legge A.C.622. La data è stata indicata dalla nostra Associazione, voluta e sostenuta prendendo spunto dal dovere-ricordo della disperata battaglia di Nikolajewka combattuta dagli Alpini il 26 gennaio del 1943 con la volontà di tramandare alle nuove generazioni i valori che incarnano gli alpini nella difesa dell’interesse nazionale e nell’etica della partecipazione civile, della solidarietà e del volontariato. Per finire, veramente purtroppo, credo sia sprecato un commento sulla situazione nazionale, sulle indecisioni, intrighi, volontà o baruffe. Stiamo lavorando, e … bla bla bla … ognuno si prenda la propria responsabilità e … ribla…bla..bla, sulle votazioni all’ultimo secondo, insomma sul comportamento di chi ci governa o che dovrebbe farlo; le nostre braccia sono già a terra e le nostre speranze di tempi migliori volatilizzate … a ‘sto punto non ci rimane altro … che Dio ci aiuti.
PIO