39° Pellegrinaggio al Sacrario S. Matteo
Come tutti gli anni il gruppo alpini di Valfurva organizza il pellegrinaggio al sacrario S. Matteo, monumento che si trova al passo Gavia proprio di fronte al ghiacciaio del monte stesso dove sono morti gli alpini durante le guerre che ci hanno coinvolto. Quest’anno in occasione del fatto che eravamo a trascorrere le ferie a S.Caterina Valfurva, un gruppetto di noi di san Vittore Olona, composto da 4 elementi ha potuto presenziare la cerimonia con il gagliardetto. Il ritrovo era fissato al passo Gavia dove aveva inizio lo svolgimento della cerimonia, partendo quindi dal nostro campeggio ci siamo recati lì, dove gli amici alpini della sezione di Milano anch’essi presenti con il Vessillo ci aspettavano.
L’ammassamento era fissato sul piazzale del rifugio Berni situato a 2541 metri, il quale porta il nome del capitano che con i suoi uomini è deceduto durante la guerra nel difendere la nostra bella patria. Da lì siamo partiti in corteo, accompagnati dalle note e al passo del 33 suonato dalla fanfara del posto vestita in costume originale, verso il monumento dei caduti il quale distava circa 500 metri dal rifugio. Dopo esserci disposti e inquadrati attorno al monumento, ha avuto inizio la cerimonia con l’alzabandiera accompagnato dal nostro bellissimo inno d’Italia, ed a seguire la deposizione della corona in memoria dei caduti accompagnata dalle note del Piave. A seguire i saluti e i discorsi delle autorità. Molto toccante il discorso di Lavizzari il quale ha dato alcuni cenni storici ed ha illustrato gli avvenimenti di quel tempo ricordando coloro che si sono sacrificati e sottolineando quanto sono inutili le guerre. Dopo aver ascoltato questi tristi racconti ha avuto inizio la Santa Messa celebrata dal parroco di Valfurva il quale ha ricordato e ci ha invitato a pregare per i caduti durante tutte le guerre ed anche tutti coloro che tuttora sono impegnati a portare la pace dove ancora non c’è. Visto la quota, la temperatura era abbastanza rigida ed inoltre alcune nuvole stentavano a scansarsi dal sole ma nonostante tutto ciò, ben coperti siamo potuti restare a presenziare la cerimonia ed anche parecchi turisti un poco incuriositi ed anche interessati si sono trattenuti assieme a noi alpini, m a è risaputo che il tempo in alta montagna ha dei cambi repentini e per fortuna in quell’occasione il clima ha volto a nostro favore, regalandoci un po’ di sole che ci ha scaldati. La Preghiera dell’Alpino ha concluso la Santa Messa e, dopo i ringraziamenti delle autorità rivolti a tutti coloro che hanno partecipato, ci siamo riuniti tutti davanti al monumento per una megafoto di gruppo. La giornata proseguiva con il rancio alpino ma i nostri amici al campeggio ci avevano già preparato il pranzo e quindi dopo aver salutato tutti gli alpini nostri amici e conoscenti e dopo esserci dati appuntamento per il prossimo anno, con il nostro gagliardetto, siamo tornati al campo contenti di aver potuto partecipare a questo momento di ricordi e di convivialità alpina.
Enrico